Scatti stipendiali docenti e ATA, Pacifico (Anief): “Servono tre miliardi per sbloccare il 2013, la politica decida se continuare a penalizzare oltre un milione di lavoratori della scuola o finalmente valorizzarli come meritano” [VIDEO]

La Corte di Cassazione ha ribadito che il 2013 per il personale della scuola “vale ai soli fini giuridici e non economici”. La decisione, attesa da tempo, chiarisce che il riconoscimento dell’anno in questione riguarda esclusivamente aspetti come la partecipazione ai concorsi, la mobilità e la pensione, ma non si estende agli scatti di anzianità e quindi agli aumenti stipendiali.
La normativa vigente, infatti, prevede che il 2013 possa essere computato anche ai fini economici solo in presenza di una specifica copertura finanziaria, come sottolineato dal presidente nazionale di Anief, Marcello Pacifico: “La legge lascia aperta la possibilità di riconoscere il 2013 come è avvenuto per le altre annualità soltanto in presenza di specifica copertura finanziaria”.
Il blocco contrattuale e le conseguenze per il personale
Il blocco contrattuale, in vigore dal 2009 al 2015, ha avuto effetti pesanti sulla progressione di carriera del personale scolastico. Durante il periodo, non solo sono stati congelati gli aumenti contrattuali, ma un contratto integrativo del 2011 ha anche eliminato il primo gradino stipendiale per i neoassunti. La sentenza della Cassazione, pur riconoscendo il valore giuridico del 2013, esclude la possibilità di recuperare l’anno ai fini economici senza nuove risorse.
Pacifico ha ricordato che “il personale scolastico fa carriera solo con gli scatti di anzianità” e che la mancata valorizzazione del 2013 penalizza oltre un milione di lavoratori, già tra i meno retribuiti della pubblica amministrazione, con una differenza media di 7.000 euro rispetto ad altri comparti.
La richiesta di Anief: servono tre miliardi nella prossima legge di bilancio
La questione, secondo Anief, è ora tutta politica. “Servono tre miliardi nella prossima legge di bilancio per la copertura finanziaria del riconoscimento”, ha dichiarato Pacifico durante una diretta su Orizzonte Scuola Tv.
Il sindacato, in attesa della sentenza definitiva, aveva scelto di non depositare ricorsi, puntando su un intervento legislativo che possa finalmente sbloccare la situazione. La norma, infatti, consente il riconoscimento economico del 2013 solo se il governo stanzierà risorse aggiuntive.
La partita, dunque, si sposta nelle mani della politica, chiamata a decidere se continuare a penalizzare il comparto istruzione e ricerca o avviare un percorso di reale valorizzazione per il personale scolastico.