Sbarra (Cisl): “Lo Ius Scholae e lo Ius Culturae sono doveri morali. Le famigli degli studenti lavorano, pagano le tasse, contribuiscono al bene comune”
Il Segretario Generale della Cisl, Luigi Sbarra, si esprime con forza a favore dello Ius Scholae e dello Ius Culturae, definendoli un “dovere morale” per l’Italia. In un’intervista rilasciata al Messaggero Veneto, Sbarra sottolinea l’impegno pluriennale della Cisl nel sostenere percorsi che facilitino l’acquisizione della cittadinanza italiana da parte dei figli di migranti nati e cresciuti nel Paese.
“La cittadinanza italiana non può essere negata a chi è nato e cresciuto in Italia, frequenta le scuole italiane e condivide la vita quotidiana con i propri coetanei”, afferma Sbarra. Il leader sindacale evidenzia come questa sia prima di tutto una questione etica, soprattutto per un Paese come l’Italia, che vanta una lunga storia di emigrazione.
Sbarra rimarca come questi ragazzi e le loro famiglie siano a tutti gli effetti già parte integrante del tessuto sociale italiano: “Lavorano, pagano le tasse, contribuiscono al bene comune”. Negare loro il riconoscimento della cittadinanza rappresenta quindi un’ingiustizia che va sanata.
Il Segretario Generale della Cisl conclude auspicando una condivisione ampia sul tema in Parlamento, sottolineando come il riconoscimento dello Ius Scholae e dello Ius Culturae rappresenti un “dovere morale” prima ancora che un bisogno economico.