Sasso presenta risoluzione: “Fuori il gender dalle nostre scuole, è deriva pericolosa”
Il concetto di gender ha suscitato un acceso dibattito nel panorama educativo e sociale, dividendo le opinioni e generando preoccupazioni riguardo alla sua influenza nei contesti educativi.
In tal senso, le parole di Rossano Sasso, esponente della Lega e capogruppo in commissione Cultura, rappresentano un richiamo alla prudenza e alla riflessione sui pericoli di questa tendenza.
Sasso evidenzia come il concetto di gender possa rappresentare una deriva pericolosa, in quanto tende a annullare le differenze tra i sessi, promuovendo un’omogeneizzazione che potrebbe compromettere le peculiarità individuali e culturali. Tale omologazione, sostiene Sasso, rischia di snaturare le fondamenta stesse della società, minando i valori tradizionali e la diversità che arricchisce la comunità.
Le parole di Papa Francesco, condivise da Sasso, assumono un ruolo guida nella valutazione di queste dinamiche. Il Pontefice ha sottolineato l’importanza di rispettare le differenze e le identità individuali, invitando alla prudenza nell’approcciare il concetto di gender e nel suo possibile impatto sulla società e sull’educazione.
Sasso auspica che le parole del Papa e la riflessione sulla pericolosità della deriva del concetto di gender trovino eco anche all’interno della comunità scolastica. Il deputato leghista evidenzia la crescente diffusione di pratiche che, sotto il pretesto di combattere le discriminazioni, finiscono per veicolare una sorta di propaganda di genere, alimentata da una sponda politica di sinistra e da organismi internazionali.
Nonostante l’esistenza di direttive ministeriali che vietano la propaganda di genere, come la circolare ministeriale del 2015 (la 1972), Sasso denuncia la persistenza di tali pratiche nelle istituzioni educative. È in questo contesto che la Lega ha presentato una risoluzione in commissione Cultura, ribadendo con fermezza la necessità di escludere il gender dall’ambito scolastico.