Sasso: “Culpa in educando per i genitori. Basta con le aggressioni e le vessazioni sui docenti”
“Nessuno le ha chiesto scusa, anzi i suoi alunni hanno continuato a deriderla anche dopo l’aggressione a colpi di pallini sparati da una pistola ad aria compressa durante la lezione. Genitori che ottengono, grazie ad un cavillo, addirittura il ritiro della sospensione dei figli protagonisti dell’episodio”.
Così Rossano Sasso, deputato della Lega e capogruppo in commissione Cultura, Scienza e Istruzione.
“La professoressa Maria Cristina Finatti ha fatto dunque benissimo a querelare non solo chi ha sparato e chi ha ripreso la scena, ma anche i compagni che hanno deriso e umiliato la docente, praticamente tutta la classe. Da genitore mi chiedo come padri e madri di questi ragazzi non si siano dissociati dalla condotta dei propri figli”.
“Se vogliamo restituire autorevolezza ai nostri insegnanti, è necessario che i genitori collaborino e ancor prima comprendano il proprio ruolo. Il nostro codice prevede la c.d. ‘culpa in educando’, forse sarebbe il caso di applicare tale fattispecie al caso in esame. Massima solidarietà alla professoressa e a tutti i docenti italiani che subiscono aggressioni, vessazioni e la promessa di fare approvare il più presto possibile la mia proposta di legge, già depositata alla Camera, e che prevede l’inasprimento delle pene per chiunque aggredisca fisicamente e verbalmente un insegnante“, conclude Sasso.