San Francesco, quando il 4 ottobre era festa nelle scuole
Il 4 ottobre, festa di San Francesco d’Assisi, patrono d’Italia e degli animali, rappresentava fino a qualche decennio fa un giorno di chiusura per le scuole italiane. Come segnala Skuola.net, la tradizione, profondamente radicata nel tessuto sociale e culturale del paese, è stata gradualmente abbandonata, segnando un cambiamento significativo nel panorama scolastico nazionale.
La legge 5 marzo 1977, n. 54 ha segnato un punto di svolta decisivo. La normativa, mirando a incrementare la produttività sia nel settore pubblico che in quello privato, ha comportato una drastica riduzione delle festività civili. Il legislatore dell’epoca giustificò tale scelta sottolineando la “negativa incidenza sulla produttività sia delle aziende che dei pubblici uffici” delle numerose festività.
Prima di questa riforma, il calendario scolastico italiano presentava caratteristiche molto diverse da quello attuale. Le lezioni iniziavano il 1° ottobre e spesso terminavano entro la metà di giugno, offrendo agli studenti un periodo di studio più concentrato ma ricco di pause.
Il calendario era costellato di festività e ponti che oggi possono sembrare sorprendenti. Oltre alla festa di San Francesco, le scuole osservavano la chiusura per San Giuseppe (19 marzo), per la festa delle forze armate (4 novembre), per celebrazioni religiose come l’Ascensione e il Corpus Domini, e persino per commemorare la firma dei Patti Lateranensi (11 febbraio).
Oggi, il sistema scolastico prevede un minimo di 200 giorni di lezione all’anno, posizionandosi tra i più impegnativi in Europa. Ciò rappresenta un aumento significativo rispetto ai circa 170 giorni di lezione del passato, equivalente a circa un mese in più di scuola.