Saluto Ministro “Testimoni dei diritti” Senato della Repubblica, 12 aprile 2013
Ministro Profumo -Signor Presidente, Illustri ospiti, autorità, ma soprattutto cari studenti,
è con immenso piacere che partecipo oggi alla cerimonia finale del percorso didattico-educativo “Testimoni dei diritti”, che le scuole secondarie di primo grado selezionate hanno portato avanti durante quest’anno scolastico.
Ministro Profumo -Signor Presidente, Illustri ospiti, autorità, ma soprattutto cari studenti,
è con immenso piacere che partecipo oggi alla cerimonia finale del percorso didattico-educativo “Testimoni dei diritti”, che le scuole secondarie di primo grado selezionate hanno portato avanti durante quest’anno scolastico.
Desidero anzitutto complimentarmi con il Senato e il Presidente Grasso, per la realizzazione di questa iniziativa, in collaborazione con il Miur. Ma soprattutto desidero congratularmi con tutti Voi, cari ragazzi e care ragazze, per l’impegno che avete dimostrato nell’approfondimento della Dichiarazione Universale dei diritti dell’uomo nei suoi diversi ambiti di tutela e applicazione.
Le menzioni a Vostro merito dimostrano che avete acquisito un grado di maturità, che adesso dovete far fruttare come un tesoro nella società del Terzo millennio. Quindi bravi! Ma non abbassate la guardia, Voi siete il futuro. E in gran parte da Voi dipenderanno la salvaguardia e la promozione dei diritti di cittadinanza universale, imprescindibili in un mondo ormai globalizzato.
Ho appena citato, non a caso, un vocabolo che a mio avviso è e sarà centrale nelle nostre società, e che si accompagna sempre a una sana testimonianza: parlo della “promozione”. Promuovere deriva dal latino e significa “muovere in avanti”, ma anche “conferire maggiore dignità”. Ecco, vedete, i diritti non hanno bisogno solo di enunciazioni: essi necessitano soprattutto di essere “portati avanti” con le azioni e le opere, affinché in ogni Paese del mondo le persone possano essere protette come esseri umani, e diventino protagoniste attive del proprio destino.
Sono particolarmente grato alle scuole che hanno aderito a questo progetto, e agli insegnanti che Vi hanno seguito con tanta passione e tanti sacrifici, perché l’educazione a una cittadinanza responsabile e globale passa dall’istruzione. La scuola, come la famiglia, è fondamentale per garantire la Vostra formazione e la Vostra crescita come persone. Attraverso iniziative come questa, le Istituzioni e la scuola riescono a diffondere tra i ragazzi la cultura della legalità e dei valori civili, e a far acquisire loro una nozione più profonda dei propri diritti e doveri di cittadini, di uomini e di donne sempre più in relazione con popoli e persone di altre nazionalità.
La fine della seconda guerra mondiale ci ha regalato un mondo potenzialmente più armonico e interconnesso, e i valori di fratellanza universale che oggi sono di nuovo minacciati, e per i quali dobbiamo quindi continuare a lottare.
Il diritto all’istruzione; il diritto alla vita, alla libertà e alla propria sicurezza personale; il dovere della solidarietà e dell’accoglienza sono racchiusi dentro la Dichiarazione del 1948, ma devono essere in particolare custoditi dentro ciascuno di noi. Sono la nostra Carta costituzionale, e sono alla base dell’Europa unita.
Mi è molto piaciuta la foto che è stata inserita sul sito web “Senato per i Ragazzi”, nella quale la bandiera dell’Europa contiene le facce di molti giovani e studenti. L’Europa è patrimonio di tutti, e tutti noi costituiamo l’Europa: è questo che pensavano i padri fondatori come De Gasperi, Schuman e Adenauer. Non dimentichiamolo mai! Soprattutto oggi che l’Europa affronta un momento di grande difficoltà economica e sociale, e per questo va sostenuta.
Mi congratulo ancora con tutti Voi, per i progetti che avete presentato, e in particolare con le classi risultate vincitrici. Cari ragazzi, andate fieri di quanto state imparando e continuate a studiare e lavorare per promuovere la pace e la giustizia. Il futuro dipende da Voi!