Salute mentale nei giovani: 3 su 4 hanno avuto bisogno di supporto. Maggiore richiesta da donne
Il Consiglio Nazionale dei Giovani (CNG) ha pubblicato i risultati di un’indagine sulla salute mentale dei giovani italiani, condotta con il supporto tecnico di EU.R.E.S. Ricerche Economiche e Sociali. L’indagine rivela dati preoccupanti sulla necessità di supporto psicologico e sulla risposta ricevuta dai giovani.
L’indagine ha coinvolto 1.100 giovani tra i 15 e i 35 anni, mostrando che il 75% degli intervistati ha sentito il bisogno di supporto psicologico negli ultimi cinque anni, ma solo il 27,9% ha ricevuto l’aiuto necessario. Questo dato evidenzia una significativa lacuna nella risposta ai bisogni psicologici dei giovani, con gravi ripercussioni sul loro benessere complessivo.
Maria Cristina Pisani, Presidente del CNG, ha sottolineato che il disagio psicologico è più accentuato tra le giovani donne: l’87,3% delle intervistate ha dichiarato di aver avvertito la necessità di supporto psicologico, rispetto al 61,8% degli uomini. Questo dato suggerisce l’importanza di interventi mirati che tengano conto delle specificità di genere.
La richiesta di aiuto è più elevata tra i giovani residenti nelle regioni del Centro (79,4%) e del Sud (76,8%), rispetto al Nord (71,8%). Inoltre, il 35,9% dei giovani ha avvertito la necessità di supporto psicologico ma non si è rivolto a nessun professionista, mentre l’11,2% si è rivolto a un professionista senza ricevere i benefici attesi.
Il Consiglio Nazionale dei Giovani ha lavorato intensamente per sensibilizzare e supportare le istituzioni nell’implementazione di politiche efficaci. È necessario un piano nazionale organico e permanente per rafforzare e aumentare i servizi di sostegno alla salute mentale, con sportelli di ascolto psicologico nelle scuole superiori e nelle università, accessibili gratuitamente a tutti gli studenti.
Il PANSM del 2013 evidenziava quanto i disturbi neuropsichici nell’infanzia e nell’adolescenza siano rilevanti e gravi per le loro ricadute sui percorsi di vita, raccomandando un approccio che garantisca accessibilità, tempestività della presa in carico, continuità delle cure e personalizzazione del progetto di intervento. La pandemia ha amplificato la diffusione del disagio psicologico e dei problemi legati alla sua prevenzione e cura, soprattutto tra i giovani.
L’indagine conferma che il 75% dei giovani intervistati ha avvertito l’esigenza di ricevere un supporto psicologico, ma solo il 27,9% si è rivolto a un professionista ricevendo l’aiuto richiesto. Il bisogno di supporto psicologico è trasversale e condiviso dalla maggioranza del campione, con una maggiore richiesta tra le giovani donne. Anche nelle fasce di età centrali (20-29 anni), la richiesta di sostegno psicologico è particolarmente avvertita, mentre diminuisce tra i 30-35enni e i 15-19enni.
La richiesta di aiuto è più elevata tra i giovani del Centro e del Sud Italia, rispetto al Nord, dove il disagio psicologico e l’implicita richiesta di maggiore sostegno rimangono comunque ampiamente maggioritari.