Rusconi contro Galimberti: “Il dibattito sulla scuola è come quello sulla Nazionale di calcio, tutti pontificano, non avendo mai tirato un calcio a un pallone”

Mario Rusconi, presidente dell’Associazione Nazionale Presidi, ha sollevato punti cruciali riguardo il ruolo della scuola nell’educazione degli studenti, specialmente in situazioni di crisi come bullismo, aggressioni e femminicidi.
Durante un’intervista su Radio Cusano Campus, nel programma “L’Italia s’è desta”, Rusconi ha messo in discussione la percezione pubblica e politica del ruolo educativo delle scuole, ponendo un interrogativo significativo: “Cosa fa l’opinione pubblica per i ragazzi? Cosa fa la politica? Cosa fanno le istituzioni?”
Il presidente ha evidenziato una disconnessione tra le azioni delle istituzioni politiche e la realtà del mondo scolastico. Ha osservato che, nonostante numerose iniziative scolastiche, spesso la politica sembra non essere a conoscenza di queste attività. Un esempio citato è stato il progetto sull’educazione alla relazionalità e all’affettività, iniziato a marzo-aprile, che non è una risposta diretta all’omicidio di Giulia, ma una parte di un processo educativo più ampio.
Inoltre, Rusconi ha risposto alle critiche di alcuni intellettuali, come Umberto Galimberti, sulla presunta mancanza di attenzione alla soggettività degli studenti nelle scuole. Contrariamente a quanto affermato da Galimberti, Rusconi sostiene che la scuola continua a valorizzare la soggettività degli studenti attraverso attività come la stesura di temi in classe, sfidando la narrativa secondo cui la scuola trascura l’aspetto umano dell’educazione.
Rusconi invita a un maggiore coinvolgimento e comprensione da parte dell’opinione pubblica e delle istituzioni politiche. Sottolinea l’importanza di ascoltare coloro che lavorano attivamente nel settore dell’educazione e di evitare generalizzazioni e pregiudizi infondati sul sistema scolastico.