RSU Anief: “Operazione verità” per una scuola giusta
Comunicato ANIEF – Il presidente nazionale Anief Marcello Pacifico, durante una diretta dalla sede centrale Anief di Palermo, qualche settimana fa, ha avviato formalmente “Operazione verità”: ha spiegato i dettagli, affermando che le azioni coinvolgeranno anche le sedi territoriali del sindacato.
Ha, altresì, inviato tutte le Rsu a prendervi parte, affinché la giustizia entri nelle nostre scuole. Attualmente operano negli istituti italiani più di mille Rsu Anief e circa 3.500 colleghi hanno manifestato la volontà di diventare Tas; vista anche la recente certificazione, da parte dell’Aran, della rappresentatività (6%), potranno sedere ai tavoli della contrattazione non appena saranno riconosciute tutte le prerogative sindacali al giovane sindacato dopo la firma del contratto collettivo nazionale quadro.
“’Operazione verità’” è un’inchiesta – afferma il presidente Pacifico – che vuole far luce su molti aspetti del sistema scolastico attraverso l’istituto contrattuale dell’informazione al fine, proprio, di esercitare corrette relazioni sindacali con i dirigenti scolastici e l’amministrazione regionale e statale”.
Sul tema dell’assegnazione del personale agli organici si intende scoprire quali posti dell’organico di fatto debbano essere riconosciuti in organico di diritto al fine della conseguenziale stabilizzazione di tutto il personale docente, educativo ed Ata precario a cui, comunque, deve essere attribuita la parità di trattamento in termini di progressione di carriera, permessi e ferie incluso il salario accessorio attualmente negato al personale in supplenza breve (retribuzione professionale e il compenso individuale accessorio per il personale docente e Ata).
Il tema delle classi pollaio, specialmente in presenza di alunni con disabilità, necessita di un’indagine specifica sul rispetto della normativa vigente sulla sicurezza e sui limiti massimi che vorrebbero non più di 25 alunni per classe in presenza di un alunno con disabilità e di 20 con due alunni portatori di disabilità (il numero scende a 20 anche nel caso in cui ci fosse uno studente con una disabilità certificata grave). “Abbiamo più di 300 mila studenti disabili che abitano le nostre aule: ma c’è davvero qualcuno che controlla la disposizione delle classi? Anief vuole accertarsi di ciò. Bisogna riportare la giustizia, anche su questi aspetti”, continua il sindacalista.
Proprio sui posti in deroga di sostegno si concentra un altro punto dell’operazione verità che segue un’altra recente e storica vittoria di Anief al Tar del Lazio sull’illegittimità degli organici siciliani. Se la Sentenza 149/19 del Tribunale amministrativo regionale segna un passo importante per i diritti degli oltre 25 mila alunni con disabilità della Sicilia che ogni anno si vedono cambiare l’insegnante di sostegno supplente, nonostante la metà di essi abbia una disabilità grave certificata, è compito di chi rappresenta i lavoratori investigare se sono stati chiesti ulteriori posti in deroga dal Ds all’Usr e se questi posti in deroga, dopo anni, debbano essere compresi in organico di diritto se rispondenti ad effettive esigenze rilevate anche nel PTOF.
Negli altri punti si intende vigilare sulla corretta programmazione ed erogazione delle risorse legate alla formazione del personale anche relativamente a progetti nazionali ed europei, sul giusto utilizzo dei docenti in organico di potenziamento rispetto al limite di dieci giorni per le supplenze al fine di evitare la trasformazione di questa figura professionale in una specie di tappa buchi, sulle attività programmate dai dirigenti scolastici volte ad evitare il burnout, da stress da lavoro correlato, così da poter sviluppare uno studio sui fattori invalidanti della professione docente.
“Ci sono 30 mila Rsu in Italia? Allora è arrivato il momento che agiscano per costruire insieme una scuola giusta, equa e solidale senza aspettare sempre una risposta dai tribunali o dalla politica. Noi siamo già a lavoro. Invitiamo anche le Rsu delle altre sigle sindacali a sposare la nostra causa, consci che è necessario l’impegno di tutti, perché se la giustizia vera è nel regno dei cieli, possiamo lavorare insieme per cercare di realizzarne un po’ e averla anche in questa vita terrena”, conclude il leader Anief.
Le Rsu delle altre scuole e anche delle altre sigle sindacali possono richiedere questi documenti, che Anief ha fornito alle proprie RSU, scrivendo a [email protected]
#perunascuolagiusta