Rompi un banco o lasci sporca la classe? Non solo paghi, ma pulisci, ripari o riordini. L’iniziativa di un liceo a Pordenone

WhatsApp
Telegram

Rottura di un banco, aula lasciata in disordine, sporcizia negli spazi comuni: in un liceo di Pordenone chi sbaglia paga, e non solo in senso economico.

Il regolamento d’istituto prevede infatti che gli studenti che causano danni alle suppellettili o agli ambienti scolastici siano tenuti a rimediare in prima persona, con attività di pulizia, riordino o riparazione. Un metodo educativo che si sta rivelando efficace, con il plauso delle famiglie.

La norma

L’articolo 7 del regolamento d’istituto è chiaro: in caso di danni, gli studenti responsabili dovranno risarcire il costo del materiale danneggiato. Ma c’è di più: se il danno è riparabile con attività di pulizia o riordino, gli studenti stessi dovranno svolgerle al di fuori dell’orario scolastico, sotto la supervisione del personale ausiliario.

Il senso

“Non abbiamo inventato nulla di nuovo,” spiega la preside a Il Gazzettino, “ma questa misura aiuta i ragazzi a prendere coscienza delle proprie azioni. Capiscono cosa significa lavorare per riparare a un danno causato”. In un caso, uno studente si è addirittura offerto spontaneamente di pulire l’aula dopo averla danneggiata.

L’iniziativa ha riscosso il favore delle famiglie, che apprezzano l’opportunità per i figli di imparare la responsabilità. Tuttavia, la preside sottolinea come sia sempre più difficile applicare le sanzioni tradizionali, come le sospensioni, a causa delle contestazioni da parte delle famiglie.

WhatsApp
Telegram

Eurosofia, nuovo percorso formativo: “Il Pei, sezione per sezione con suggerimenti pratici per la compilazione”. Lezioni in diretta ed esempi