Rocco Siffredi: “A scuola educazione sessuale e sentimentale. Internet facilita accesso a pornografia, ma le relazioni non sono divertimento e spettacolo”

Rocco Siffredi, icona del cinema per adulti, ha espresso il proprio parere sul tema dell’educazione sessuale nelle scuole. Alla vigilia del suo sessantesimo compleanno, l’attore ha ampliato il proprio impegno, presentandosi su palcoscenici teatrali con un monologo autobiografico. Lo spettacolo, prodotto e diretto da Paolo Ruffini, approderà a Torino il prossimo 4 novembre, presso il Teatro Alfieri.
L’importanza di educare ai sentimenti
Siffredi, in una intervista rilasciata al Corriere della Sera, ha sostenuto con decisione l’introduzione dell’educazione sessuale e sentimentale nelle scuole, evidenziando come oggi i giovani siano esposti a contenuti inadatti, spesso incontrati sul web, che rischiano di distorcere la loro percezione delle relazioni. Secondo lui, più che concentrarsi sugli aspetti tecnici, l’obiettivo primario dovrebbe essere quello di educare i ragazzi ai sentimenti, aiutandoli a capire chi sono e “a chi apparteniamo”. Per Siffredi, questo senso di appartenenza si rivolge prima di tutto a noi stessi, e la consapevolezza di sé è il primo passo verso relazioni sane.
L’uso di internet e la realtà distorta del porno
Un punto cruciale per Siffredi è il modo in cui i giovani si confrontano con il mondo online. Già in età adolescenziale, spiega, i ragazzi sono “avvolti dagli ormoni” e spesso privi di supporto sia da parte dei genitori sia degli insegnanti per comprendere questi cambiamenti. Internet e il facile accesso alla pornografia contribuiscono a creare aspettative irrealistiche, portando i ragazzi a credere che le relazioni intime siano solo divertimento e spettacolarizzazione. Siffredi sostiene che, in assenza di un’adeguata educazione, i giovani rischiano di approcciarsi al sesso senza comprenderne le implicazioni emotive e psicologiche.