Roberto Burioni boccia 398 studenti su 408 all’esame di microbiologia: “Gravi errori su questioni basilari”

“Strage” di bocciati al pre-test di Microbiologia alla facoltà di Medicina dell’Università Vita-Salute San Raffaele di Milano: solo 10 studenti su 408 hanno superato il test di 8 domande a risposta multipla, bocciando il 97% dei partecipanti. Il titolare della cattedra è Roberto Burioni, ordinario di microbiologia e virologia, noto per il suo rigore e le sue posizioni schietti sui social.
Come segnala il Corriere della Sera, la voce della “strage” si diffonde rapidamente su TikTok, dove una studentessa pubblica un video denuncia, poi rimosso, lamentandosi del fatto che un esame così difficile non sia superabile da quasi nessuno, anche da studenti preparati e studiosi. Il video diventa virale, scatenando un acceso dibattito sulla legittimità di un test così severo.
La studentessa, dopo la rimozione del primo video, ne pubblica un secondo in cui si interroga sul codice etico dell’Università e chiede consigli su come contattare un avvocato. La sua denuncia, pur non priva di strascichi per la ragazza, ha acceso un faro su un problema che, a detta di molti, non può essere ignorato.
Burioni pubblica i dati del test e spiega la sua scelta
Burioni, interpellato sulla questione, ha inviato un messaggio agli studenti fornendo i dati del test e spiegando le sue ragioni. Dalle sue parole emerge che la maggior parte degli studenti ha commesso errori gravi su questioni basilari di microbiologia, come l’agente eziologico della scarlattina o la diagnosi di influenza.
Per il virologo, raggiunto dall’Adnkronos Salute, non c’è nulla di anomalo né, trattandosi di un pre-test, di un ostacolo per i ragazzi.
“È un esame come ne faccio da 20 anni al San Raffaele – continua – è il primo appello, momento in cui spesso gli studenti, anche quelli molto studiosi, devono prendere ‘le misure’ alla materia. Nella mia esperienza tutti correggono il loro modo di studiare e superano l’esame brillantemente in un appello successivo”.
Le reazioni degli studenti e le polemiche
Le reazioni degli studenti sono contrastanti. C’è chi si schiera dalla parte di Burioni, sostenendo che la severità sia necessaria per preparare adeguatamente i futuri medici. Altri invece contestano la modalità del test, giudicandola troppo punitiva e poco formativa.
La polemica investe l’Università
La vicenda ha acceso un dibattito anche all’interno dell’Università Vita-Salute San Raffaele. In molti si chiedono se sia opportuno mantenere un pre-test così selettivo, che rischia di escludere dalla prova d’esame la maggior parte degli studenti. Al momento non è chiaro se l’Università intenda modificare le modalità del pre-test di Microbiologia. La discussione è aperta e sono diverse le ipotesi sul tavolo, come la revisione delle domande, l’introduzione di una prova orale integrativa o la rimodulazione del sistema di valutazione.
La palla passa ora all’Università Vita-Salute San Raffaele, che dovrà decidere se e come intervenire per migliorare la situazione. La speranza è che si trovi una soluzione che sia in grado di tutelare la qualità della formazione medica senza penalizzare gli studenti più meritevoli.