Riunioni organi collegiali a distanza fino al 31 marzo: nessuna proroga nel decreto riaperture

Nessuna proroga nel decreto riaperture pubblicato in Gazzetta Ufficiale nella serata del 24 marzo per le riunioni a distanza degli organi collegiali. Il 31 marzo cessa infatti lo stato di emergenza e le riunioni tornano a essere in presenza. Non si esclude nei prossimi giorni un chiarimento da parte del ministero dell’Istruzione su questo punto.
Due anni di pandemia caratterizzati dalle riunioni da remoto, anche se – va sottolineato – questo non era un obbligo ma una possibilità, come precisato dal ministero in una faq sul rientro a scuola:
“la proroga dello stato di emergenza ha determinato la proroga della disposizione che consente al dirigente scolastico, valutate le condizioni di contesto, di disporre lo svolgimento da remoto delle riunioni degli organi collegiali, al fine di garantire la sicurezza del personale scolastico. Le riunioni da remoto costituiscono dunque una possibilità, da valutarsi in relazione al contesto, non un obbligo“.
Nel testo del decreto riaperture, dl 24 marzo n. 24, la proroga delle riunioni degli organi collegiali non è presente.
Le disposizioni previste dall’articolo 73 del decreto-legge 17 marzo 2020, n. 18, convertito, con modificazioni, dalla legge 24 aprile 2020, n. 27, semplificazioni in materia di organi collegiali, decadono quindi il 31 marzo con la cessazione dello stato di emergenza.
I Collegi docenti si sono comunque organizzati con regolamenti che permetteranno di ricorrere, in alcune circostanze, allo svolgimento delle riunioni on line.
Attesa per la nota ministeriale di chiarimento sulle nuove regole per le scuole, in cui potrebbe esserci anche qualcosa sulle riunioni a distanza.