Ritorno in classe, Turi (Uil Scuola): “Più garanzie per la riapertura, vaccinare i docenti, tracciamento e tamponi” [INTERVISTA]

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“No, non sono soddisfatto e abbiamo chiesto al governo garanzie per la riapertura delle scuole”. Pino Turi, segretario della Uil Scuola, a Orizzonte Scuola è netto dopo il vertice tenutosi ieri al Ministero dell’Istruzione tra i rappresentanti ministeriali, quelli della struttura commissariale e le forze sindacali. 

“Ci sono buoni intendimenti, belle promesse, ma atti concreti, purtroppo, ancora pochi”.

Ora la priorità per il governo è vaccinare fragili e over 60…

“Non voglio fare un discorso di categorie, la scuola ha dimostrato più volte di essere solidale e di fare sacrifici. Adesso il governo punta, come è giusto, a mettere in sicurezza le fasce più fragili della popolazione per abbattere la mortalità. Al Ministero, però, chiediamo di fare di più, soprattutto in tema di tracciamento, di tamponi da effettuare. Il problema della vaccinazione del personale scolastico riguarda anche i ragazzi e le famiglie, è una questione di sicurezza molto importante”.

Avete chiesto al Ministero i dati sui contagi?

“Sì, li abbiamo chiesti, ma non solo quelli dei casi, ma anche della mortalità del personale scolastico. Hanno promesso i dati per la prossima riunione del tavolo permanente sulla gestione dell’emergenza, vedremo su questo aspetto come si muoveranno i rappresentanti ministeriali. L’impressione è che i dati non ce l’abbiano nemmeno loro, hanno parlato di quelli della vaccinazione, ma questi sono già presenti e resi noti ampiamente dal governo. Non siamo soddisfatti, ma in vigile attesa per verificare se la situazione si evolverà in senso positivo. In realtà manca ormai poco alla fine dell’anno scolastico. Servirebbe, ormai, passerà a settembre, alla riapertura dopo lo stop estivo”.

Cosa accadrà, invece, in vista dell’Esame di Stato?

“Ci sarà un incontro venerdì e abbiamo chiesto di rivedere il protocollo per l’esame. Non sappiamo, comunque, quanti docenti che svolgeranno l’Esame a giugno si sono già vaccinati o comunque hanno avuto la prima dose. Vorrei ricordare, poi, che c’è anche l’esame di terza media da considerare. Gli esami, comunque, si possono mettere in sicurezza, come abbiamo visto già l’anno scorso”.

C’è stata un’apertura da parte del Ministero alle vostre richieste?

“Ci sono le buone intenzioni, ma non la concretezza. Ci sono troppi veti incrociati, davvero difficile il coordinamento. Noi come sindacato abbiamo portato avanti quali sono i problemi, adesso servono le soluzioni. Siamo già ai tempi supplementari e se vogliono vincere la partita bisogna fare di più. E non dimentichiamoci che la situazione sanitaria va di pari passo con quella del personale”.

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