Ritorno in classe, studentessa al primo giorno: “Mi manca il compagno di banco, ci siamo sentiti strani, limitati”

Niente schiamazzi al suono della campanella al termine delle lezioni del primo e secondo turno di classi del liceo Tasso di Roma.
Sono usciti silenziosamente dal portone di via Sicilia gli allievi delle prime della scuola del Covid-19,al termine del primo giorno.
“Oggi la cosa che mi è mancata di più è stato il compagno di banco”, ha commentato Elena all’Adnkronos e poi ha aggiunto: “Ci siamo sentiti strani, limitati”. “Ma è sempre meglio che stare a casa”, ha ribattuto sorridendo un compagno, Orlando.
“Io ero nel gruppo dei primi dell’alfabeto – spiega Elena – Dunque siamo stati messi in una classe mista e a differenza degli altri non abbiamo conosciuto ancora i nostri professori e compagni. Domani staremo a casa per una settimana, ma probabilmente senza Dad e poi torneremo in presenza la prossima”.
“Non ci si può avvicinare a nessuno”, riferisce Orlando, più fortunato di Elena in quanto già oggi non facendo parte del gruppo misto ha incontrato la classe e i professori. “Puoi parlare solo con chi ti sta accanto. La ricreazione la abbiamo fatta da seduti, speriamo non sia così per tutto l’anno “.
“Non è come prima che andavamo nei corridoi – afferma Elena – Ci manca non aver potuto parlare con nessuno. Spero che quando arriveranno i banchi almeno staremo tutti in classe”. Quindi, fa una pausa e chiede: “Perché ai banchi non ci hanno pensato prima?”