Ritorno in classe, Sasso: “L’80% degli studenti è tornato, se tutto aperto perché devono pagare i ragazzi?”

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”L’80% degli studenti italiani è tornato a scuola, circa 6 milioni su 8,5 milioni. Gli altri non sono tornati soprattutto perché vigeva una ordinanza del presidente della Campania De Luca che noi abbiamo immediatamente impugnato e il Tar ci ha dato ragione”.

Così il sottosegretario all’Istruzione Rossano Sasso, ospite di Isoradio.

“Ci ha dato ragione perché la norma prevede che non si possono chiudere le scuole in maniera indiscriminata ma si chiude solo se in zona rossa o se la situazione epidemiologica è davvero critica. Ho massimo rispetto per gli amministratori locali ma se tutto è aperto, bar ristoranti, qualcuno mi spiega perché devono essere i più deboli, i bambini a pagare, dopo due anni di deprivazione culturale, di curva di malinconia”. 

E ancora: “In Italia perso il triplo dei giorni di scuola rispetto alla media dei paesi ricchi? ‘In passato c’era chi consentiva chiusure indiscriminate, che faceva investimenti poi rivelatisi inopportuni e c’era chi a parole prediligeva la scuola in presenza ma non impugnava delle ordinanze di chiusure indiscriminate. Per fortuna da ormai un anno il Governo è cambiato, la politica si sta assumendo le responsabilità e non se ne lava le mani”.

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