Ritorno in classe, Miozzo lascia l’incarico: “Sono molto stanco. Errori delle Regioni sulla scuola.

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L’ex coordinatore del Comitato Tecnico Scientifico, Agostino Miozzo, lascia il ruolo da consigliere del ministro dell’Istruzione, Patrizio Bianchi.

In un’intervista a Il Messaggero, Miozzo spiega i motivi: “Voglio parlarne con il ministro Bianchi, penso che il mio ruolo ormai abbia perso di significato. E sono molto stanco. Tutti sanno che io sono un sostenitore del ritorno alle lezioni in presenza. E non contesto le percentuali fissate dal governo. Però non è accettabile che nei territori ci sia chi contrasta questa operazione, chi lavora per la Dad, quando le indicazioni partono da un governo di emergenza nazionale, in cui è rappresentato l’80 per cento dei partiti. Una follia”.

E ancora: “Il Paese non ce la fa più, è giusto riaprire, anche se dobbiamo fare attenzione a una cultura che sta passando in modo sotterraneo e che fa dire: quello è vecchio, non importa se muore. Per ragioni economiche e sociali, è giusta una graduale riapertura. Ciò che mi preoccupa di più, piuttosto, è una anarchia crescente, la convinzione strisciante tra la gente che non vi sia più pericolo di contagio. Io dico: apriamo, certo, ma le regole che ci sono facciamole rispettare. In modo puntuale, perfino feroce. Il Ministero dell’Interno ha fatto moltissimo e lo ha fatto bene, ma ora deve decuplicare i controlli, multare chi sgarra. Solo così il Paese può permettersi le riaperture”.

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