Ritorno in classe, le Regioni si muovono: tavolo tecnico in Umbria per la riapertura. In Veneto proposta di modifica per la quarantena
In attesa di un intervento ufficiale da parte del governo, si muovono le Regioni. Come riferiamo a parte, la Campania chiede un differimento dell’attività didattica in presenza per quasi un mese.
In Umbria, invece, sarà un Tavolo istituzionale in programma domani a decidere se le scuole riapriranno il 7 gennaio come da programma. O se si possa valutare un rinvio a causa della crescita dei contagi Covid. All’incontro parteciperanno l’assessore regionale Paola Agabiti, rappresentanti della Regione, i presidi e l’Ufficio scolastico regionale. Con loro anche i rappresentanti dei sindacati.
In Veneto, invece, il presidente Luca Zaia, ha affermato che porterà al Tavolo nazionale delle Regioni una proposta modifica le regole rispetto alla durata delle quarantene e di chi dovrà farle, rispetto alla situazione vaccinale.
“Sarà una decisione del Tavolo nazionale su cui non posso dare anticipazioni, ma verrà presa da tutti. Soprattutto per le superiori le percentuali di vaccinazione sono molto alte, per cui riusciamo a gestire le presenze in maniera migliore”, ha concluso.
In Basilicata, invece, al via lo screening nelle scuole: “Abbiamo deciso di fornire ai Comuni dei tamponi necessari per fare uno screening gratuito tra la platea studentesca, in attesa della ripresa delle attività scolastiche che potrebbero anche slittare al 10 gennaio. Ma prima di ogni ulteriore decisione, è corretto aspettare il decreto legge del Governo”. Così il presidente Vito Bardi, a margine di un incontro sull’emergenza covid-19 con i rappresentanti di Upi e Anci.