Ritorno in classe, tante Regioni spostano al 10 gennaio. Ma potrebbero pesare assenze di docenti e ATA per quarantena e personale sospeso

Le Regioni spingono per un rinvio delle lezioni per via del numero dei contagi, il governo, però, frena e dice no per adesso allo slittamento. Alcune regioni hanno già deciso con relativa ordinanza di posticipare il rientro al 10 gennaio, anche in attesa delle nuove regole per quarantene e tracciamenti che dovrebbero essere diffuse oggi.
Ecco le date di rientro stabilite ad oggi:
Abruzzo: 10 gennaio (per effetto dell’ordinanza regionale)
Basilicata: 10 gennaio (per effetto dell’ordinanza regionale)
Calabria: 10 gennaio (per effetto dell’ordinanza regionale)–alcuni comuni rinviano al 17–
Campania: 10 gennaio
Emilia Romagna: 7 gennaio
Friuli Venezia Giulia: 7 gennaio
Lazio: 10 gennaio (per effetto dell’ordinanza regionale)
Liguria: 10 gennaio
Lombardia: 7 gennaio
Marche: 7 gennaio
Molise: 10 gennaio
Piemonte: 10 gennaio
Puglia: 10 gennaio
Sardegna: 10 gennaio (per effetto dell’ordinanza regionale)
Sicilia: 10 gennaio (la comunicazione) – Alcuni comuni rinviano ulteriormente–
Toscana: 7 gennaio
Umbria: 10 gennaio (per effetto dell’ordinanza regionale)
Valle d’Aosta: 10 gennaio
Veneto: 10 gennaio
Provincia Bolzano: 10 gennaio
Provincia Trento: 7 gennaio
Come si vede, moltissime le regioni che avevano già deciso il rientro il 10 gennaio per effetto di specifiche ordinanze.
Il 10 gennaio tante assenze di docenti e ATA?
C’è un altro problema che potrebbe pesare da lunedì: le numerose assenze di docenti e personale ATA, attualmente in isolamento o sorveglianza attiva.
Numeri ancora non conosciuti, dal momento che il personale fruisce della sospensione delle attività didattiche e potrebbe non aver comunicato ancora l’assenza da lunedì. Ne parlano alcuni Dirigenti Scolastici della Sicilia
I numeri del personale scolastico sospeso per non aver aderito all’obbligo vaccinale
In vigore dallo scorso 15 dicembre, l’obbligo vaccinale per il personale scolastico comincerà a far sentire i propri effetti concreti al rientro dalla pausa natalizia, dal 10 in poi. Potrebbero esserci stati infatti dei ripensamenti rispetto a decisioni iniziali, oppure la malattia/guarigione e di conseguenza il rientro. Le ipotesi al momento possono basarsi solo sui numeri teorici, da lunedì invece scatteranno le chiamate da graduatorie di istituto per le supplenze (problematica della durata del contratto è rimasta irrisolta).