Ritorno in classe, in Francia i pediatri all’attacco: piano di rientro a scuola è inadeguato

Non solo in Italia, ma anche in Francia il governo è in difficoltà sul tema del rientro in classe. La riapertura delle scuole è al centro del dibattito e più associazioni di pediatri criticano l’attuale organizzazione e suggeriscono strategie di prevenzione e diagnosi diverse da quelle programmate.
Non solo in Italia, ma anche in Francia il governo è in difficoltà sul tema del rientro in classe. La riapertura delle scuole è al centro del dibattito e più associazioni di pediatri criticano l’attuale organizzazione e suggeriscono strategie di prevenzione e diagnosi diverse da quelle programmate. “Il rischio di contagio da SARS-CoV-2 sia per i bambini che per gli adulti che li seguono è davvero concreto. Non possiamo che essere preoccupati per il modo in cui il rientro a scuola è organizzato, sia sul piano della prevenzione che del supporto ai ragazzi”, sottolineano sette società di pediatria francese in una lettera aperta pubblicata sulla stampa d’Oltralpe.
Nella missiva-appello al governo e alle autorità sanitarie competenti, i pediatri si dicono allarmati per “il persistere della circolazione del virus in Francia, accompagnato nelle scorse settimane da un aumento significativo del numero di casi in alcune regioni”.
“E’ vero che bambini sotto i 10 anni vengono contagiati dal virus con minor frequenza e lo trasmettono meno rispetto agli adulti. Tuttavia bisogna assolutamente evitare di dire che non lo trasmettono affatto”, ha sottolineato Robert Cohen, vicepresidente della Societaà francese di pediatria, pediatra infettivologo dell’ospedale di Cre’teil.
Nella lettera aperta, i pediatri chiedono alle autorità competenti di non procedere a test molecolari sistematici nei bambini affetti da febbre, tosse o diarrea. Proprio per avere tempi di diagnosi più veloci, per poter isolare quanto prima il bambino positivo al Covid-19, i pediatri consigliano di procedere a test meno invasivi e più rapidi, come quello della saliva. Per far fronte ad una possibile seconda ondata di coronavirus, suggeriscono anche di aumentare le vaccinazioni anti-influenzali e contro la gastroenterite.
Il ministero dell’Istruzione francese ha stabilito il 1° settembre come data di inizio del nuovo anno scolastico 2020/2021.