Ritorno in classe, Giannelli: “Se non si adeguano gli spazi, a fine settembre ci sarà la didattica a distanza”

”La scuola riapre il 14, ma il problema è assicurare tutte le condizioni per il distanziamento di un metro. I finanziamenti ci sono, ma il tempo stringe”. Così al Corriere della Sera il presidente dell’Anp, associazione dei presidi, Antonello Giannelli.
Per il leader dei presidi ”servirebbero circa 20 mila aule da affittare dai privati, possono essere anche appartamenti, per garantire gli spazi in più che servono. Non sono tante su un totale di 350 mila aule. Ma il decreto è del 1 4 agosto, poi bisogna rendere disponibili i soldi agli enti locali, che devono fare gli avvisi pubblici, poi trovarle queste aule o spazi, verificare che siano a norma e infine assegnarli alle scuole”.
“I banchi hanno cominciato a consegnarli – dice ancora Giannelli – ma non arriveranno tutti entro il 14. I banchi monoposto, insieme con gli spazi, sono i due elementi per garantire il distanziamento. La didattica a distanza è l’ultima ratio. Prima tutti dovranno tenere la mascherina, ma questo, secondo le direttive, può andare avanti per non più di un paio di settimane. Poi, o si riesce a ruotare le classi all’interno della stessa scuola oppure ci sarà la didattica digitale.
L’impegno del commissario Arcuri e della ministra Azzolina – aggiunge – è stato massimo e bisogna riconoscere che, poiché le difficoltà maggiori derivano da un’edilizia scolastica che è stata trascurata per decenni, questo non si può risolvere in qualche mese. Arcuri ci ha assicurato che troverà 2,4 milioni di banchi. Anche questo non è facile. Si può solo dire che il governo avrebbe fatto meglio a dargli questo incarico prima”.
“Su 8 milioni di studenti ci saranno dei contagiati, è ovvio – continua Giannelli –. Ma con il governo abbiamo previsto come comportarci. Saranno le Asl che, dopo aver fatto test e verifiche, decideranno che fare, come è giusto che sia, trattandosi di una pandemia. Qualche classe o scuola potrà essere messa in quarantena e scatterà la didattica a distanza, ma penso che si riuscirà a evitare un lockdown generalizzato. Credo che il nostro sistema tutto sommato risponderà bene come ha fatto finora”.