Ritorno in classe, Fratelli d’Italia all’attacco: “Ridicolo pensare che si risolva tutto con le finestre aperte, ecco cosa serve per rendere la scuola sicura”

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“Si sono divisi i compiti: ai dirigenti scolastici quello del ‘Fare’, al ministro Bianchi quello dei ‘Proclami’. Nessuna sinergia tra scuola, quella di ‘frontiera’, e ministero dell’Istruzione per il ritorno in classe dopo le vacanze natalizie”.

Lo dichiarano i deputati di Fratelli d’Italia Ella Bucalo, responsabile Scuola, e Paola Frassinetti, responsabile Dipartimento Istruzione.

“Dal governo hanno voluto escludere la dad, e così è stato, peccato che i panni sporchi li abbiano fatti lavare ai presidi e al personale scolastico, che hanno dovuto sgobbare per rendere il rientro, nel marasma dei contagi Covid in aumento, quanto più sicuro possibile. Dal Ministero le solite parole e zero fatti. Soltanto ieri la sottosegretaria Floridia ha detto: ‘Le mascherine Ffp2 arriveranno a scuola. Presto saranno in norma le risorse che serviranno per assicurare le Ffp2 a tutte le scuole’. Peccato che ‘presto’, ad una settimana dal ritorno in classe, è già tardi. Manca una visione a medio e lungo termine e ci sono scarsi investimenti”.

“É ridicolo pensare che si risolva tutto con l’areazione dei locali attraverso finestre aperte. In inverno, alunni e docenti in questo modo non si ammalano di Covid, ma dei malanni stagionali. È necessario tracciamento dedicato alle scuole e tamponi, con Team di operatori sanitari scolastici dei quali non c’è neanche l’ombra. Ed ancora uno screening periodico con cadenza settimanale da effettuarsi con tamponi rapidi sulla popolazione scolastica e la fornitura di mascherine FFP2. Prima di ‘presto”. 

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