Ritorno in classe, Emiliano su Facebook: “Si può chiedere la Dad, se rifiutano ricorrete al Tar”. Poi il messaggio viene cancellato
Piccolo giallo riguardante il presidente della Regione Puglia, Michele Emiliano. Così come segnala TeleBari, il presidente ha mandato un messaggio, tramite Facebook, alla community “Genitori pugliesi favorevoli alla Dad”, messaggio poi cancellato dagli amministratori del gruppo.
Ecco cosa diceva Emiliano: “Nessuno può essere obbligato ad esporsi al rischio di contagiarsi se esiste un mezzo per ridurre significativamente il rischio. Persino i lavoratori dei servizi essenziali non possono essere obbligati ad esporsi al contagio senza mascherine, tutte, guanti e maschere. Ne consegue che l’obbligo di frequenza scolastica in presenza durante una pandemia non esiste, anzi per meglio dire viene travolto del diritto alla salute”.
“Dunque”, afferma Emiliano, “chi non vuole prendersi il rischio non è obbligato ad andare a scuola. Per la scuola esiste il diritto di chiedere di poter frequentare attraverso la Dad, ma viene riconosciuto solo agli studenti fragili”. Ma, ribadisce il presidente, “questo diritto spetta a tutti anche a coloro che non vogliono andare a scuola nell’esercizio del loro diritto alla salute”. “In questo caso – suggerisce Emiliano – le famiglie potrebbero impugnare il diniego di fronte al Tar”.
Il messaggio pubblicato, poi, è stato cancellato. Una presa di posizione forte quella che assunta dal Presidente che, evidentemente, ha ritenuto di dover effettuare un passo indietro per non andare ulteriormente allo scontro con il governo centrale.
Sabato 8 gennaio, il presidente della Regione Puglia, su Facebook, aveva scritto: “Il Governo italiano, nonostante i rischi epidemiologici legati all’ancora basso livello vaccinale dei bambini da 5 a 11 anni, ha deciso di far riprendere le lezioni in presenza da lunedì 10 gennaio. Le vostre preoccupazioni sulla riapertura della scuola sono anche le mie e quelle dei presidenti delle regioni italiane”.
“Le Regioni hanno, invano, richiesto un posticipo della riapertura per avere il tempo di completare le vaccinazioni degli studenti e in particolare quelle dei più piccoli, ma il Governo sul punto è stato irremovibile”, prosegue.
“Non posso intervenire con un’ordinanza regionale perché lo scorso 6 agosto è stato emanato il Decreto legge 111, (poi convertito in Legge con modificazioni) che consente ai Presidenti delle Regioni di derogare alle disposizioni nazionali solo quando una regione si trova in ‘zona rossa’. La Puglia in questo momento si trova in ‘zona bianca’, ha un tasso di incidenza dei contagi e delle ospedalizzazioni inferiore alla media nazionale e percentuali di vaccinazione sopra la media. Quindi non ci sono i presupposti giuridici”, chiosa.