Ritorno delle 24 ore, riduzioni di stipendio, aumento mansioni o …. cosa dobbiamo attenderci dal prossimo contratto per i docenti? Addio a tredicesima?
d. p. – Che la scuola italiana stia vivendo un momento epocale, che sia al centro di molti dei pensieri riformatori che animano la politica del bel paese non siamo certo noi a scoprirlo per primi. Dopo anni di tagli (non ancora giunti al capolinea) il 2013 sarà l’anno del confronto sulla professionalità dei docenti, a partire dal rinnovo del contratto per il 2014. Cosa accadrà? Per il SISA, il prossimo Governo imporrà "per contratto le 24 ore frontali alle elementari e le 21 ore di servizio alle medie e alle superiori". Ad agosto stipendio dimezzato?
d. p. – Che la scuola italiana stia vivendo un momento epocale, che sia al centro di molti dei pensieri riformatori che animano la politica del bel paese non siamo certo noi a scoprirlo per primi. Dopo anni di tagli (non ancora giunti al capolinea) il 2013 sarà l’anno del confronto sulla professionalità dei docenti, a partire dal rinnovo del contratto per il 2014. Cosa accadrà? Per il SISA, il prossimo Governo imporrà "per contratto le 24 ore frontali alle elementari e le 21 ore di servizio alle medie e alle superiori". Ad agosto stipendio dimezzato?
Difficile dirlo, ma possiamo giocare a predire il futuro, attraverso i molti segnali che in questi mesi abbiamo raccolto dalle dichiarazioni o dai tentativi falliti di riforma.
Che l’orario e lo stato giuridico dei prof siano nel mirino dei "riformatori" è chiaro già da tempo. Basti pensare al maldestro tentativo da parte del Governo uscente di aumentare, senza retribuzione, l’orario di lezione.
Al tempo della "pillola 24 ore", Profumo così dichiarava, invocando, dalle pagine del quotidiano "Il Messaggero", un patto per la scuola con sindacati e forze politiche: "Nel patto della scuola che andremo a stipulare dovremo avere maggiore flessibilità, e prevedere ad esempio i part time. O l’opposto: lavorare di più, per chi lo voglia fare". Per il Ministro uscente, bisognava dare "la possibilità agli insegnanti di adattare i tempi di lavoro con quelli della vita: ora lavoro di più perché sto in una fase familiare in cui lo posso e lo voglio fare, ora lavoro di meno perché ho figli piccoli o altre necessità".
Orario dei docenti che è rimasto nei pensieri di alcune forze politiche. Ad esempio il Partito Democratico, che si è battutto strenuamente contro l’aumento dell’orario delle lezioni a 24 ore, propone nel suo programma elettorale un orario per cui le attività svolte oggi a casa, come la correzione dei compiti, la ricerca didattica, ecc. vengono svolte direttamente a scuola nel pomeriggio.
Non dobbiamo, inoltre, dimenticare che nell’accordo tra sindacati e MIUR su Fondo di istituto e scatti di anzianità c’è una clausola che costringerà i sindacati ad affrontare, nel prossimo contratto, la "tematica della produttività". Una clausola che è stata interpretata dalla FLCGIL come un "ricatto" per l’ottenimento degli scatti di anziantià in cambio di ore di lavoro "gratuite". Dietro questa clausola qualcuno ha voluto vedere la sparizione delle funzioni strumentali (che coinciderà con l’estinzione del fondo di istituto) e un aumento di mansioni per gli insegnanti curriculari.
Un’idea in tal senso l’ha data ieri la lista Monti che suggeriva una rivisitazione dell’orario per i docenti "veterani", con più di 25 anni di lavoro, ai quali si potrebbero assegnare compiti di coordinamento o valutazione, da svolgere durante il proprio monte ore.
Insomma, nel 2013 ci sarà tanto da discutere e forse, sotiene il SISA, anche da preoccuparsi.
Il piccolo sindacato, infatti, ci va giù duro, mettendo nero su bianco una anticipazione che, se confermata, farà dormire sonni inquieti ai docenti.
Infatti, partendo dal Fiscal compact, il "patto" che prevede per i Paesi dell’UE con alto debito una cura dimagrante che prevede tagli alla spesa pubblica per i prossimi 20 anni, sostiene che la scuola pagherà un bel fio.
"Sappiamo – afferma Davide Rossi – che vogliono imporre per contratto le 24 ore frontali alle elementari e le 21 ore di servizio alle medie e alle superiori, fin dal prossimo settembre, sappiamo che vogliono bloccare persino il recupero dell’inflazione e, con la scusa del Fiscal Compact, elimineranno sicuramente le tredicesime e probabilmente il 50% dello stipendio di agosto"
Il luogo deputato per le modifiche dell’orario dei docenti sarà, secondo SISA, il prossimo rinnovo contrattuale, al quale rivolgono un chiaro "No, grazie!”.
Sarà vero? Saranno i prossimi mesi a svelarci le intenzioni di chi governerà