Ritorno al latino: una buona cosa, ma ci sono ancora persone preparate per insegnarlo? E quante ore di scuola ci vorrebbero? Lettera

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Inviata da Rita Morelli – Ritorno al latino. Mi sembra una buona cosa e non deve essere facoltativo. Però…? Ci sono ancora le persone preparate per insegnarlo? Non facciamo, che con un corso di formazione di circa 30 ore, tenuto da esperti improvvisati, magari a pagamento, si possa risolvere!

Sono un’insegnante di lettere in pensione, di quelle che hanno studiato il latino alla scuola media; che all’università hanno fatto 3 esami annuali di latino (non quelli dell’attuale esamificio) e poi grammatica latina e comparata, superato concorso con prova scritta e orale di latino. Parlo quindi con cognizione dell’argomento; il latino ancora mi appassiona.

Ho letto con interesse le nuove indicazioni per l’introduzione del latino, il potenziamento dell’Italiano, la storia, musica, arte, lingue straniere, informatica, il riferimento alle radici della nostra cultura.
Molta carne al fuoco (lasciando da parte intenti politici)

Troppe cose per la scuola dell’infanzia (addirittura) e Primaria, che una volta si chiamava elementare, termine che non è riduttivo, ma si riferisce agli elementi di base, le fondamenta, sulle quali costruire conoscenze, il sapere e le competenze, sviluppare logica spirito critico e molto altro.

Tutto questo con gradualità: non si può bombardare un bambino con troppe cose.

E poi? Quante ore di scuola, per ogni ordine, ci vorrebbero?!

Il tempo pieno non è stato adeguatamente sviluppato, si tagliano continuamente le risorse per la scuola…

Si riduce il numero degli insegnanti.

Sulla carta sembra bello…!!

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