Ritorno a scuola, tamponi a tappeto per gli studenti: si spinge per i test salivari ma ancora manca ok dell’ISS

Tamponi per tutti gli studenti il primo giorno di lezioni in presenza da ripetere ogni settimana. Si tratta, come abbiamo già riportato, del piano in fase di elaborazione del Ministro Patrizio Bianchi e il consigliere Agostino Miozzo in vista della riapertura delle scuole. Ma da più parti si chiede l’uso del test salivare che però ancora non può essere utilizzato.
“Sicuramente è necessario trovare una soluzione ma non è pensabile fare un tampone naso faringeo settimanale ad un adulto figuriamoci a dei bambini. Sarebbe perfetto in caso di utilizzo dei test salivari che potrebbero essere anche giornalieri perché non invasivi e di rapida esecuzione“. Si tratta di uno dei tantissimi commenti che abbiamo recuperato sulla nostra pagina Facebook a proposito della proposta dei tamponi rapidi da effettuare agli studenti, sin dalla scuole dell’infanzia.
E certamente non si trova difficoltà ad essere d’accordo su due aspetti: il primo è che un tampone rapido antigenico a settimana, specialmente per i bambini, potrebbe diventare piuttosto problematico da gestire. Il secondo aspetto è la rapidità di esecuzione e la velocità dei risultati dei test.
Tuttavia, al momento, come sappiamo, l’iter per la validazione dei test rapidi su campione di saliva è in corso da parte dell’Istituto superiore di sanità. La domanda è: si avrà una risposta in tal senso in tempo utile per la riapertura delle scuole dopo Pasqua?
Attesa per la risposta dell’ISS
Al momento, come spiega anche il Corriere della Sera, secondo l’Istituto superiore di sanità i sistemi di raccolta della saliva tipo “Salivette” (con tampone di ovatta) «non appaiono al momento adeguati per i soggetti non collaboranti a causa del rischio di ingestione del dispositivo di raccolta».
Uno studio dell’Azienda ospedaliera universitaria di Padova, pubblicato dalla International Federation of Clinical Chemistry and Laboratory Medicine, mostra l’elevata efficacia dei test salivari: il 98% dei casi di positività sono stati confermati da tampone molecolare eseguito successivamente.
Resta dunque da capire se l’ISS validerà questo metodo di tracciamento per le “scovare” il virus nelle scuole e soprattutto nei tempi previsti: l’idea è di riaprire le scuole dopo Pasqua anche in zona rossa, specialmente fino alla prima media.
Avere a disposizione uno strumento di facile esecuzione e affidabile, potrebbe garantire maggiore sicurezza da qui alla fine dell’anno scolastico.