Ritorno a scuola: quanti alunni con cittadinanza non italiana? Più di un alunno su nove non ha la cittadinanza. Aumentata anche la componente femminile
Il nuovo anno scolastico è iniziato (oggi sono tornati in classe gli alunni dell’Alto Adige), e con esso il ritorno a scuola degli studenti. Ma quanti alunni con cittadinanza non italiana ci sono nelle scuole italiane?
Secondo i dati del Ministero dell’Istruzione e del Merito, nell’anno scolastico 2022/2023 il numero di alunni con cittadinanza non italiana ha superato per la prima volta le 900mila unità, con un’incidenza dell’11% sul totale degli alunni.
La componente femminile all’interno della componente di alunni con cittadinanza non italiana è aumentata, toccando la quota del 48,4% nell’anno scolastico 2022/2023. Le alunne straniere hanno tassi di ritardo inferiori a quelli dei coetanei maschi.
A livello regionale, le differenze sono notevoli. In Emilia-Romagna, ad esempio, un alunno su cinque è straniero, mentre in Lombardia è straniero più di uno studente su sei. In Campania e Sardegna, invece, la percentuale di alunni stranieri è molto più bassa, intorno al 3%.
Tra l’anno scolastico 2021/2022 e l’anno scolastico 2022/2023, le scuole con almeno il 40% di alunni con cittadinanza non italiana sono passate dal 3,3% al 3,7%. Le scuole con più del 30% ma meno del 40% di alunni con cittadinanza non italiana sono passate dal 3,9% al 4,2%.
In Emilia-Romagna, il 25% delle scuole primarie ha più del 30% di alunni stranieri, mentre in Lombardia tale presenza si verifica nel 24,1% delle scuole dello stesso ordine.