Ritorno a scuola, Palù: “Adolescenti più esposti al virus. Attenzione ai mezzi pubblici”

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La scuola e i mezzi pubblici sono i “punti critici” per la diffusione del virus tra i più giovani. Lo sostiene in una intervista a ‘Il Corriere della Sera’, Giorgio Palù, virologo del Comitato tecnico scientifico. Alla domanda se la scuola sia al primo posto delle criticità per la diffusione del virus, conferma “Ce lo dicono i numeri, ma non è l’unico luogo di aggregazione pericoloso”.

Secondo Palù “adolescenti di medie e superiori sono la categoria meno immunizzata e la più esposta. Nell’ultima settimana di agosto il più alto tasso di casi (75%) e ricoveri (90%) riguarda i non vaccinati tra 12 e 39 anni“.

Nodo cruciale saranno i trasportiSì, specie nelle aree metropolitane gli osservati speciali sono i mezzi di trasporto affollati di studenti nelle ore che precedono l’inizio delle lezioni – evidenzia -.

Si sapeva, eppure non si è provveduto ad aumentare veicoli e corse né ad applicare la turnazione didattica per sfoltire gli assembramenti“.

Ecco perchè servono “controllori nei mezzi pubblici per verificare il rispetto delle misure di sicurezza. Nelle aule si dovrebbe garantire un efficace ricambio d’aria. Ideali sarebbero filtri idonei. Il rischio di focolai in ambiente scolastico c’è, non illudiamoci. È dimostrato da pubblicazioni scientifiche. Col collega Sebastiani abbiamo collegato l’aumento esponenziale delle infezioni alla riapertura della didattica nel periodo ottobre 2020-febbraio 2021, fenomeno probabilmente scaturito a sua volta dall’affollamento dei mezzi pubblici. L’impatto è stato minore nei bambini più piccoli, accompagnati in classe dai genitori“.

Sui test salivari:”È un bel progetto. Va ricordato però che si tratta di test diagnostici che, sebbene abbiano il vantaggio di essere poco invasivi e fornire risposte rapide, possono essere meno sensibili di quelli ottenuti con prelievo naso-faringeo. Per il monitoraggio possono essere un valido ausilio se inteso come integrativo di altri strumenti a disposizione. Le scuole frequentate dai più piccoli sono luoghi chiusi che possono favorire situazioni difficili da gestire. L’adozione del green pass per docenti e assistenti sono provvedimenti che le rendono probabilmente più sicure di altri luoghi di aggregazione dei ragazzi“.

Sulla gestione positivi in classe, “non mi sento di fare l’equazione singolo studente positivo uguale didattica a distanza per tutti purché vengano implementati i controlli della scolaresca e si osservino rigorosamente le misure di protezione individuale, vale a dire l’uso della mascherina e le distanze. Non finiremo mai di ricordarlo“.

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