Ritorno a scuola in Liguria, fino al 23 gennaio DaD alle superiori. ORDINANZA
La Regione Liguria posticipa di un’altra settimana il ritorno a scuola degli studenti delle superiori: non più il 18 gennaio, ma il 25 si andrà in presenza. Ecco l’ordinanza
Il Presidente della Regione Liguria ha comunicato che, tenuto conto della situazione epidemiologia e previa consultazione con le autorità sanitarie locali, è stata presa da parte della Regione la decisione di rinviare ancora di una settimana la ripresa delle attività didattiche in presenza per le scuole secondarie superiori.
Pur consapevoli di tutto l’impegno organizzativo che le istituzioni scolastiche hanno profuso in questo periodo e dell’ulteriore impatto sugli studenti, non si può far altro che prendere atto di tale decisione, che sarà al più presto formalizzata con un’ordinanza regionale, alla quale si rinvia per le disposizioni di dettaglio, si legge sul comunicato stampa dell’Usr Liguria.
Anche il presidente della Liguria Toti spiega: “Da domenica la Liguria passerà in zona arancione come mi ha appena comunicato il Ministro Speranza. Il nostro Rt è pari a 1,15 quindi, in base alle nuove regole del Dpcm, la nostra regione come molte altre in Italia, si colloca in questa fascia. È bene sottolineare però che i dati si riferiscono a due settimane fa e quelli attuali sono già in miglioramento. Abbiamo deciso, consultandoci con la nostra task force sanitaria, di andare avanti con la didattica a distanza per le scuole superiori ancora per una settimana, proprio per mantenere questi parametri in calo.”
“Comprendiamo l’esigenza dei ragazzi che vogliono tornare in aula – aggiunge Toti – ma crediamo sia giusto che ciò avvenga agendo con prudenza e sicurezza. E lo decidiamo – prosegue – a prescindere dal Tar, che sta sospendendo nelle altre regioni le ordinanze di chiusura, frutto di una interpretazione delle competenze che andrebbe chiarita al più presto dal Governo, per evitare di aggiungere ulteriore confusione a una situazione già complicata”.
“Inoltre con l’entrata in zona arancione, bar e ristoranti dovranno chiudere anche a pranzo – ricorda il governatore della Liguria – ma potranno andare avanti con il servizio d’asporto e le consegne a domicilio, anche se per i bar il take away sarà consentito solo fino alle 18. Una decisione che penalizzerà ulteriormente le nostre attività per cui, ci auguriamo, arrivino da parte del Governo risposte rapide sui ristori, che devono essere adeguati e immediati”.
“Nei prossimi giorni serve ancora tenere alta l’attenzione – conclude Toti – non solo per salvaguardare la salute di tutti noi, ma anche per rispetto delle tante persone che stanno facendo maggiori sacrifici dal punto di vista lavorativo. Seguiamo le regole e impegniamoci tutti affinché i nostri dati possano migliorare ulteriormente, per permetterci così di tornare al più presto alla normalità”.
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