Ritorno a scuola, il sindaco di Messina replica a Floridia: “La confusione è generata a livello nazionale. Introdurre l’istituto del doppio turno”

Scuole aperte oggi a Messina. Lo ha annunciato il sindaco Cateno De Luca dalla rada San Francesco, dove da ieri mattina si è accampato in attesa di una deroga alla norma che prevede l’obbligo di green pass rafforzato per l’attraversamento dello Stretto.
“Vi annuncio cari ragazzi – ha detto ieri il primo cittadino – che non ci sarà nessuna ordinanza di sospensione dell’attività scolastica in presenza. Potete già organizzarvi perché si torna a scuola“.
Una scelta obbligata dopo la decisione del Tar di Catania di sospensione dell’ordinanza del sindaco di Siracusa sulla chiusura delle scuole in quanto comune in zona arancione”.
Poi la replica al sottosegretario all’istruzione, Barbara Floridia, secondo cui “in Sicilia un’ordinanza di Musumeci ha creato lo scompiglio e da troppi giorni c’è confusione. Questa ordinanza, malamente interpretata, viene utilizzata per chiudere le scuole in zona rossa o arancione, indiscriminatamente“.
“Siete proprio voi a livello nazionale a generare una grande confusione – dice il sindaco -. Voglio rammentare a tutti, e in primis a coloro che sbandierando il diritto allo studio, la funzione socio pedagogica degli istituti scolastici, di fatto continuano a sparare corbellerie, che sono loro stessi violare la democrazia. Dinnanzi a una situazione di emergenza non bisogna mai attendere, a maggior ragione quando si tratta della salute e dell’incolumità pubblica“.
Per il sindaco di Messina “bisogna avere il coraggio di assumersi la responsabilità di introdurre l’istituto del doppio turno programmando un serio investimento per pagare il disagio degli insegnanti, al fine di prevenire ciò che stiamo vivendo adesso. E sempre meglio pagare il prezzo del disagio e non attendere che la situazione epidemiologica degeneri sempre più. Questa attesa altro non è che una presunzione di Stato. Noi la subiamo, ma non ci allineiamo in silenzio, né tantomeno posso augurare ai ragazzi di tornare in dad – conclude De Luca -, anzi, spero tanto che si rimanga in presenza, segnale di un miglioramento della curva dei contagi“.