Ritardo Carta docente 2024/25: nessun accredito per i docenti di ruolo ad oggi 2 ottobre. Perché?
“L’iniziativa relativa all’a.s. 2023/2024 è terminata, prossimamente avrà inizio quella relativa all’a.s. 2024/2025” il messaggio che ormai da qualche settimana i docenti in possesso delle credenziali ricevono collegandosi al sito www.cartadeldocente.istruzione.it è ben augurale ma sibillino.
Ben augurale perché ci dice che la Carta docente sarà riattivata, anche se nulla filtra in merito alla decurtazione prevista per normativa.
Ma sibillino perché quel “prossimamente” dopo settimane di attesa, crea un certo malumore.
La carta docente, istituita dalla legge La Buona Scuola, dall’anno scolastico 2015/16 permette ai docenti di ruolo (cui si sono aggiunti, tramite migliaia di sentenze favorevoli anche i docenti precari) di poter usufruire di un BONUS per l’autoformazione e l’aggiornamento.
In tutti questi anni il bonus è stato di 500 euro annui, con la possibilità di poterlo spendere in due anni scolastici.
La normativa attuale ne prevede però un taglio, proprio a partire dall’anno scolastico 2024/25.
La decurtazione però non è stata ancora quantificata in maniera ufficiale. Alcune stime parlano di circa 75 euro in meno rispetto ai canonici 500.
Ma al di là della cifra in sé, ci sono altri aspetti da considerare.
Il ritardo con cui quest’anno la somma viene accreditata (lo scorso anno l’accredito è avvenuto il 27 settembre) rischia di influire sui pagamenti che i docenti devono effettuare per i percorsi di abilitazione o formazione /aggiornamento.
Bonus 500 euro: la normativa non lo prevede per i supplenti al 31 agosto 2025
A differenza dello scorso anno scolastico, quando il decreto Infrazioni ha permesso l’accredito dei 500 euro anche ai docenti con supplenza al 31 agosto 2024, per il 2024/25 non c’è una analoga normativa.
Bonus ottenuto con sentenza
Diverso invece il percorso che interessa i docenti che ottengono l’attribuzione del bonus con sentenza.
- Nel caso in cui il provvedimento giurisdizionale oggetto di esecuzione condanni l’Amministrazione all’adempimento in forma specifica, consistente nell’accredito diretto della somma riconosciuta in sentenza sulla Carta elettronica del docente interessato, la relativa istanza dovrà essere inoltrata direttamente alla Direzione Generale competente del superiore Ministero dell’Istruzione e del Merito.
- Laddove, invece, il provvedimento giurisdizionale oggetto di esecuzione condanni l’Amministrazione al risarcimento per equivalente (ad esempio, ove il docente interessato sia fuoriuscito dal sistema delle docenze scolastiche, per cessazione dal servizio di ruolo o per cancellazione dalle graduatorie per le supplenze, etc.), la relativa sentenza dovrà essere trasmessa a questa Direzione Generale affinché ne curi, per il tramite degli Ambiti territorialmente competenti, la relativa esecuzione.