Ritardi pagamenti, RTS Milano: “Rischio taglio 30% per stipendi DS”. Ma per il sindacato dipendono da criticità gestionali e richieste insostenibili

La vicenda ha avuto origine da una comunicazione ricevuta dalle scuole il 21 giugno 2024, in cui si evidenziava una presunta non conformità tra i dati relativi ai tempi di pagamento e allo stock dei debiti e le disposizioni normative. La stessa comunicazione anticipava possibili penalizzazioni economiche per i dirigenti scolastici, tra cui la decurtazione fino al 30% della retribuzione di risultato.
Per questo motivo il sindacato Dirigenti Scuola Lombardia ha inviato, lo scorso 21 Marzo 2025, una lettera ufficiale alla Ragioneria Territoriale dello Stato (RTS) di Milano-Monza Brianza, denunciando le modalità con cui alcuni funzionari stanno gestendo il monitoraggio dei debiti commerciali delle istituzioni scolastiche del territorio.
Le basi normative e le conseguenze applicative
La RTS ha fatto riferimento all’articolo 4-bis del D.L. 13/2023, convertito nella Legge 41/2023, il quale prevede che, in caso di mancato raggiungimento degli obiettivi relativi al TMR (Tempo Medio di Ritardo nei pagamenti), venga applicata una riduzione della retribuzione di risultato ai dirigenti responsabili. La verifica degli obiettivi è demandata agli organi di controllo amministrativo-contabile, che operano sulla base di indicatori tecnici specifici.
La replica del sindacato: criticità gestionali e richieste insostenibili
La sezione lombarda del sindacato dei Dirigenti scolastici ha risposto evidenziando numerose criticità nei meccanismi di monitoraggio:
-
i ritardi nei pagamenti non derivano da negligenze dirigenziali, ma da difficoltà operative legate ai progetti PNRR, per cui non è sempre possibile procedere ad anticipi di cassa;
-
i revisori in diversi casi sconsigliano anticipazioni per spese non coperte dai finanziamenti;
-
i dati errati sulla piattaforma PCC – AREA RGS derivano da disallineamenti tra sistemi (SIDI, gestionali scolastici, piattaforme ministeriali), non da mancati adempimenti;
-
anche scuole che pagano regolarmente entro i termini si trovano penalizzate per problemi di sincronizzazione o per la difficoltà nel correggere le scadenze inserite automaticamente dalle fatture.
Un sistema che rischia di penalizzare il lavoro dei dirigenti
Il sindacato ha definito “insostenibile” il carico burocratico e la pressione esercitata sui dirigenti scolastici, che vengono richiamati di continuo nonostante le evidenze dimostrino la correttezza dei pagamenti. Inoltre, si sottolinea che altre RTS regionali e nazionali non adottano criteri così restrittivi e sanzionatori, rendendo la situazione lombarda un caso anomalo.
La lettera si propone, per ora, come denuncia territoriale, ma punta a una valutazione su scala nazionale, richiamando l’attenzione su un sistema di monitoraggio che rischia di compromettere la funzionalità e l’autonomia organizzativa delle scuole.