Ritardi Assegno Unico, INPS rassicura: “Arriverà entro fine Gennaio”. Cosa cambia per il Bonus Nido

L’Assegno Unico Universale, misura a sostegno delle famiglie con figli a carico, sarà erogato come di consueto su base mensile. Per gennaio 2025, i pagamenti sono previsti tra il 15 e il 17 gennaio, ma potrebbero subire ritardi, soprattutto per coloro che hanno presentato nuove domande o modifiche nel mese di dicembre: potrebbero, infatti, ricevere l’accredito entro la fine del mese, presumibilmente tra il 25 e il 27 gennaio.
A differenza degli anni precedenti, l’INPS non ha ancora pubblicato il calendario ufficiale dei pagamenti, alimentando dubbi su possibili ritardi. Attraverso i propri canali social, l’Istituto ha rassicurato i beneficiari, spiegando che gli accrediti saranno comunque completati entro il mese di gennaio.
Rinnovo dell’Isee per il 2025
L’Isee, necessario per il calcolo dell’importo dell’assegno, è scaduto il 31 dicembre 2024. L’INPS ha inviato comunicazioni ai beneficiari per ricordare l’importanza di aggiornare la Dichiarazione Sostitutiva Unica (DSU), che può essere facilmente compilata utilizzando la versione precompilata sul portale dell’INPS. Questa soluzione consente di confermare o aggiornare i dati patrimoniali e reddituali del nucleo familiare.
Ricordiamo che, a partire da gennaio 2025, l’Assegno Unico Universale non sarà più incluso nel calcolo dell’Isee, tranne che per la componente relativa al Bonus nido. Questo cambiamento rappresenta un’innovazione significativa nel sistema di valutazione delle condizioni economiche delle famiglie, con alcuni impatti chiave:
- da un lato, l’esclusione dell’Assegno Unico evita che il suo importo, destinato al sostegno dei figli, influisca negativamente sul calcolo dell’Isee, migliorando l’accesso a ulteriori agevolazioni;
- dall’altro lato, è prevista un’unica eccezione riguardante il Bonus nido, per il quale l’Assegno Unico continuerà a essere considerato ai fini del calcolo, in quanto strettamente connesso al sostegno diretto per la prima infanzia.
Le famiglie che già ricevono l’assegno non dovranno presentare una nuova domanda; basterà aggiornare l’Isee entro i termini indicati.
Come cambia il calcolo del Bonus nido
Il Bonus nido, dunque, continuerà a essere determinato in base alle fasce Isee, ma il nuovo sistema potrebbe influire diversamente sui beneficiari:
- per le famiglie con redditi medi o alti l’impatto sarà minimo, poiché l’Assegno Unico ha un’incidenza ridotta sui loro Isee.
- per le famiglie con redditi bassi, invece, il calcolo potrà essere più vantaggioso per l’accesso ad altre prestazioni, mentre il Bonus nido rimarrà inalterato nella determinazione degli importi.
Monitoraggio dei pagamenti
L’INPS invita i beneficiari a monitorare il proprio Fascicolo Previdenziale attraverso il portale ufficiale, dove saranno comunicati eventuali aggiornamenti sulle tempistiche di pagamento.