Rischio povertà tra i laureati passa dal 3,6 al 4,5%. Resta stabile al 9% per i diplomati. I dati EUROSTAT

WhatsApp
Telegram

Secondo gli ultimi dati Eurostat, nel 2024 la percentuale di lavoratori full time a rischio di povertà in Italia è cresciuta al 9%, rispetto all’8,7% registrato nel 2023.
Questo dato risulta essere più del doppio rispetto alla Germania, dove la percentuale è del 3,7%. In Spagna, i lavoratori a tempo pieno a rischio di povertà raggiungono il 9,6%, mentre in Finlandia la quota si attesta al 2,2%.

Lavoratori part-time e condizione economica

Tra coloro che lavorano part-time, la percentuale di persone a rischio di povertà in Italia è diminuita, passando dal 16,9% del 2023 al 15,7% del 2024.
La povertà lavorativa, tuttavia, rimane un fenomeno rilevante, soprattutto per alcune categorie.

Differenze tra lavoratori dipendenti e autonomi

La povertà colpisce in modo diverso i lavoratori dipendenti e quelli autonomi:

  • tra i lavoratori autonomi, il 17,2% risulta a rischio di povertà (in aumento rispetto al 15,8% del 2023);
  • tra i dipendenti, la quota cresce leggermente dall’8,3% all’8,4%.

In Germania, la quota complessiva di lavoratori a rischio è diminuita dal 6,6% al 6,5%, mentre in Spagna è scesa dall’11,3% all’11,2%.

Giovani e rischio di povertà

I dati Eurostat evidenziano una forte incidenza della povertà tra i giovani:

  • il 11,8% degli occupati tra i 16 e i 29 anni risulta a rischio di povertà;
  • tra i 55 e i 64 anni la percentuale si attesta al 9,3%.

Istruzione e rischio di povertà

Il livello di istruzione incide sensibilmente sulla condizione economica dei lavoratori:

  • tra chi ha conseguito solo la scuola dell’obbligo, il 18,2% risulta povero (era il 17,7% nel 2023);
  • tra i diplomati, la percentuale rimane stabile al 9,1%;
  • tra i laureati, il tasso di povertà aumenta dal 3,6% al 4,5%.

Il rischio complessivo di povertà in Italia

Nel complesso, il rischio di povertà in Italia nel 2024 rimane stabile al 18,9% della popolazione, pari a circa 11 milioni e 92mila persone.
Tra i minori, il rischio scende dal 24,7% al 23,2%, mentre tra gli over 65 aumenta dal 16,9% al 17,6%.

Divario economico crescente

Il divario tra i più poveri e i più ricchi è aumentato.
Nel 2024, il 10% più povero dispone solo del 2,5% del reddito nazionale, mentre il 10% più ricco detiene il 24,8% dei redditi, in crescita rispetto al 24,1% dell’anno precedente.

WhatsApp
Telegram

Offerta Riservata TFA 2025: Abilitazione all’insegnamento da € 1.400 con Mnemosine