Riscatto laurea: pagando l’onere posso andare in pensione prima?

Non sempre riscattare la laurea ai fini dell’anticipo previdenziale è conveniente. Vediamo il caso specifico sottoposto da un nostro lettore.

Buongiorno,

Leggendo la risposta data a un medico su Orizzontescuola mi è sorto un dubbio:

Sono un docente a t.i. nella scuola secondaria di II grado. Sono nato nel 1976; la durata del mio corso di laurea è di 4 anni.

Sono stato assunto a t.i. nel 2013, ho circa due anni di preruolo; precedentemente ho contributi versati alla gestione separata per 7 anni e ho lavorato per un anno  presso un altro ente pubblico

Ho fatto domanda all’Inps per il riscatto agevolato dei 4 anni di corso di laurea.  La mia domanda è: riscattando questi quattro anni potrò andare in pensione prima?

Grazie per l’attenzione.

Con 44 anni di età e con circa 16 anni di contributi , in base alla normativa vigente e senza considerare eventuali aumenti dell’età pensionabile per adeguamento all’aspettativa di vita Istat, le mancherebbero 23 anni per raggiungere la pensione di vecchiaia e 26 anni e 10 mesi di contributi per il raggiungimento della pensione anticipata.

Riscattando i 4 anni del corso di laurea gli anni necessari per raggiungere il requisito contributivo per la pensione anticipata si abbasserebbe a 22 e 10 mesi. Il riscatto della laurea, quindi, le consentirebbe un anticipo sulla pensione di vecchiaia di soli 2 mesi (ma è da considerare che nel comparto scuola si accede sempre il 1 settembre dell’anno in cui si maturano i requisiti di accesso, quindi probabilmente si pensionerebbe lo stesso anno in cui le spetterebbe la pensione di vecchiaia).

A mio avviso neanche nel suo caso il riscatto degli anni di studio risulta essere conveniente considerando anche che l’onere richiesto è sempre abbastanza pesante e se non permette un reale e corposo anticipo sulla pensione non si ammortizza (visto che l’aumento dell’assegno previdenziale che comporta non è molto rilevante) se non dopo una decina di anni.