Riscatto gratuito laurea, pensione di garanzia, bonus contributivi per mamme, no aumento età a 67 anni. “Fase due” riforma pensioni
Dare una pensione dignitosa ai giovani. Per farlo al Ministero dell’Economia e a quello del Lavoro stanno studiando quali misure possano essere più idonee, ossia quelle per le quali c’è la copertura finanziaria.
Ecco quali sono le proposte da inserire nella prossima Legge Finanziaria, con la premessa che non è ancora stato deciso se saranno cumulative o alternative. I tempi.
Riscatto gratuito della laurea. La proposta era già stata avanzata nei mesi scorsi dal sottosegretario dell’Economia, Pierpaolo Baretta. Riscatto gratuito della laurea, ecco chi potrebbe riguardare. Proposta da verificare
Si tratta di una contribuzione gratuita fissa – leggiamo sul Messaggero – per gli studenti universitari che completano, entro la durata legale, il proprio percorso di studi. I pilastri, insomma, sono due. Il primo è che a beneficiare del riscatto gratuito, saranno soltanto i nati tra il 1980 e il 2000, i cosiddetti “Millenials”, la generazione che quando andrà in pensione vedrà calcolato il proprio assegno interamente con il metodo contributivo. Chi ha carriere discontinue, insomma, rischia di non riuscire ad avere una pensione dignitosa alla fine del suo percorso di lavoro. Il secondo presupposto del progetto Baretta, è che lo Stato verserà i contributi figurativi all’Inps solo per quei Millenials che avranno finito gli studi universitari nei tempi stabiliti. I fuori corso, insomma, non potranno avere accesso all’agevolazione.
Pensione di “garanzia”. Si tratterebbe di introdurre anche nel sistema contributivo, quello con il quale andranno in pensione i giovani, una integrazione della pensione minima. La proposta è del presidente della Commissione Lavoro, Cesare Damiano. In sostanza si ricalcherebbe quello che avviene anche adesso, ciò il contributo erogato dallo Stato per chi non raggiunge un importo minimo di pensione, attualmente fissato intorno ai 500 euro.
Bonus contributivo per le mamme. Un’ipotesi sponsorizzata dal Ministro del Lavoro Poletti, cioè un anno di contribuzione in più per ogni figlio.
E ancora il Presidente dell’INPS Tito Boeri parla di contribuzione figurativa all’inizio della carriera lavorativa per chi viene assunto con un contratto a tempo determinato e ha dei periodi di discontinuità dal lavoro.
E’ improbabile che queste proposte possano essere accettate tutte, perchè le risorse finanziarie, dopo i 7 miliardi dello scorso anno per anticipo pensionistico, quattordicesime e lavoratori usuranti, non sono così alte. Più probabile che le proposte vengano considerate alternative.
Delle tre al momento la più accreditata il riscatto gratuito della laurea per i Millenials in quanto la meno onerosa.
Maartedì 11 luglio riprenderà il confronto tra governo e sindacati. Il 13 poi i sindacati si riuniranno in una assemblea unitaria.
Ma in campo c’è un altra questione importante, e cioè lo scatto automatico che porterà l’età pensionabile dal 2019 a 67 anni. Le organizzazioni dei lavoratori ne chiedono il blocco prima di iniziare a parlare di pensioni per i giovani. Ma anche in questo caso bisognerà trovare la giusta copertura finanziaria.
Nel 2019 in pensione a 67 anni, dal 2021 a 67 anni e tre mesi