Riscatto laurea, contributi: cosa significa che l’onere è interamente deducibile?
Cosa significa che il riscatto del periodo di studi ai fini previdenziali è interamente deducibile?
Il riscatto degli anni di studi, sia la Laurea ma anche della scuola per infermieri professionali, permette la valorizzazione dei periodi in oggetto ai fini previdenziali. Il riscatto comporta un onere da sostenere che è interamente deducibile dal reddito. Vediamo cosa significa rispondendo ad un lettore:
Buonasera. È stata accettata la mia richiesta di riscatto di 3 anni della scuola professione per infermieri professionali. La quota da versare è di 18700 euro”totalmente deducibili”. Cosa significa e a quanto equivale in termini economici su uno stipendio netto di 1800 euro?
Deducibilità onere di riscatto
I contributi previdenziali versati nel corso dell’anno sono interamente deducibili dal reddito anche quando sono versati a titolo volontario per riscattare periodi scoperti o periodi di studi.
Da premettere che se si paga l’onere per il riscatto di anni di studio di familiari non iscritti a nessuna forma di previdenza e a carico si parla di detrazione e non di deduzione, e spetta nella misura del 19% al soggetto dichiarante.
Ma quando si riscatta il periodo di studi per se stessi si parla di deduzione dal reddito. Mentre per la detrazione si effettua uno sconto sull’IRPEF da pagare con la deduzione si abbatte il reddito imponibile. Vediamo per il contribuente la deduzione cosa comporta.
Da premettere, in ogni caso, che la deduzione si applica con il principio di cassa: ogni anno possono essere dedotti solo gli oneri effettivamente pagati. Se si sceglie un piano di rateizzazione, quindi, l’anno di imposta successivo potranno essere dedotte solo le somme delle rate pagate nell’anno di imposta precedente.
Facciamo un esempio pratico per capire l’effettivo risparmio quanto è.
Supponiamo un lavoratore con un reddito annuo lordo pari a 15mila euro, interamente ricadente nello scaglione per l’aliquota al 23%, dovrebbe pagare annualmente di IRPEF 3450 euro. Se in quell’anno di imposta paga oneri di riscatto pari a 5000 euro il suo reddito imponibile si abbatte a 10000 euro: l’IRPEF, quindi, andrà pagata su 10000 euro e non su 15mila e la somma annua da pagare a titolo di IRPEF passa da 3450 euro a 2300 euro con un risparmio netto di 1150 euro di tasse in meno da pagare (che molto spesso si traduce in un rimborso visto che il lavoratore dipendente le tasse le paga già in busta paga).
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