Risarcimento danno ai precari, i giudici di Piacenza e Torino fanno avere 25.000 e 16.500 euro a due supplenti vessati: in tutto i legali Anief recuperano 187.000 euro in cinque giorni

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Oltre 187 mila euro, più interessi, recuperati in cinque giorni: è il resoconto dell’attività portata avanti dai legali dell’Anief nei Tribunali d’Italia in questa settimana, da lunedì 8 maggio a ieri.

Tra le circa 60 sentenze vinte spiccano quelle di Piacenza e Torino, dove i giudici del lavoro hanno rispettivamente assegnato quasi 25.000 e 16.500 euro, entrambi per risarcire il danno dovuto alla mancata considerazione degli scatti di anzianità e della progressione stipendiale quindi bloccata, dopo avere stipulato reiterati contratti a termine sebbene la normativa euro-unitaria preveda la stabilizzazione automatica dopo 36 mesi di supplenze svolte.

Sulla base anche del parere della Corte di Cassazione. Si tratta, è bene ricordarlo, di sentenze che comportano benefici notevoli sulla ricostruzione di carriera, sugli scatti di anzianità e sugli stipendi mensili, tutti maggiorati grazie a quanto chiesto dagli avvocati Anief e stabilito dai giudici.

 

Tra le altre sentenze vinte, si registra il recupero della Carta del docente per tantissimi precari, con ricorso gratuito presentato anche in modalità collettiva; c’è poi l’assegnazione in busta paga della Retribuzione professionale docente (circa 170 euro al mese negati) negata in modo illegittimo ai tanti supplenti che hanno stipulato contratti di pochi giorni. Inoltre, l’azione vincente del giovane sindacato ha prodotto il recupero dell’indennità sostitutiva per le ferie mai fruite e non pagate a fine contratto dall’amministrazione pubblica.

 

“Queste sentenze con esito positivo, alcune delle quali con tanti zeri – commenta Marcello Pacifico, presidente nazionale del sindacato Anief – confermano che facciamo bene a non volere soccombere contro certe norme sbagliate e vessatorie. Come fanno bene i docenti e Ata a rivolgersi alle sedi Anief territoriali per valutare con i consulenti sindacali territoriali la possibilità di presentare ricorso con il nostro sindacato per presentarsi in Tribunale e portare a casa risarcimenti e somme a suo tempo non assegnate”.

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