Rinnovo del contratto, l’Aran comunica che dal 7 dicembre l’Anief siede ai tavoli di contrattazione con Rsu e dirigenti sindacali accreditati, trattando aspetti economici e normativi. Il presidente Pacifico: scardinato un monopolio sindacale che durava da 40 anni

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L’Aran comunica alle sedi scolastiche che, a seguito della sottoscrizione definitiva del Contratto collettivo nazionale di Scuola, Università e Ricerca, avvenuta lo scorso 6 dicembre, i dirigenti sindacali accreditati ed espressamente delegati dal sindacato Anief dal giorno successivo sono diventate pienamente operative e in sede di contrattazione hanno assunto una posizione a tutti gli effetti equivalente alle Rsu elette e agli altri dirigenti delle altre sigle sindacali.

La precisazione è stata fornita dall’Agenzia per la Rappresentanza Negoziale delle Pubbliche Amministrazioni (ARAN) in risposta ad un quesito posto dal Centro Provinciale Istruzione Adulti di Taranto che aveva “chiesto di conoscere se, tenuto conto che l’O.S. ANIEF ha sottoscritto l’11 novembre 2022 l’Ipotesi del CCNL Istruzione e Ricerca relativo ai principali aspetti del trattamento economico, triennio 2019-2021, debba essere convocata per la contrattazione integrativa d’Istituto e, in caso affermativo, se per la parte economica e/o normativa”.

 

Nella risposta al CPIA di Taranto, l’Aran ha prima ricordato che “in data 6 dicembre 2022 il citato CCNL è stato sottoscritto in via definitiva, entrando, pertanto, in vigore a tutti gli effetti dal 7 dicembre u.s. Conseguentemente, a seguito di detta sottoscrizione, la delegazione trattante di parte sindacale a livello d’Istituzione scolastica, a prescindere se la trattativa si riferisca alla parte economica e/o a quella normativa, va modificata ammettendo al negoziato le organizzazioni sindacali che hanno firmato il nuovo CCNL, tra le quali risulta anche l’ANIEF”, ha specificato l’Aran.

 

“Finalmente un po’ di chiarezza – dice Marcello Pacifico, presidente nazionale Anief – sul fatto che non c’è più alcuno ostacolo al pieno esercizio della rappresentatività di Anief: tutti i nostri rappresentanti, le RSU come anche i tanti TAS legati al nostro sindacato e appositamente delegati, in ogni sede di lavoro per la contrattazione integrativa di istituto, ateneo, enti di ricerca, accademie e conservatori, possono partecipare in modo pieno alla contrattazione integrativa nazionale e regionale. Chiunque si può candidare e chiedere l’accredito al seguente link”.

 

La novità, che nella scuola scardina un monopolio sindacale perdurante da decenni, è che l’Anief andrà quindi ad operare nelle sedi scolastiche, universitarie e degli enti di ricerca per curare gli interessi di tutti i lavoratori in servizio, in un momento in cui il salario dipenderà sempre più fino al 40% della parte tabellare. “Servirà vigilanza, equità, merito”, dice ancora Pacifico. L’azione del sindacato andrà a tutelare tutti i dipendenti: 1.232.248 lavoratori complessivi del settore, di cui 1.154.993 appartenente ai settori scuola e AFAM (compresi 850mila docenti) e 77.255 appartenenti ai settori Università (con esclusione dei docenti) ed Enti di ricerca, che attendono anche entro il 31 dicembre il versamento degli arretrati del periodo 2019-2022.

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