Rinnovo contratto scuola, riunione sugli Ata. Pacifico (Anief): “Occorre trovare una soluzione agli annosi problemi”
Si è svolto oggi all’Aran un nuovo incontro tecnico sull’ordinamento professionale del personale Ata, nell’ambito del rinnovo del ccnl scuola 2019/2021.
Il sindacato Anief, presente al tavolo con una delegazione capitanata dal presidente nazionale Marcello Pacifico, ha ribadito le proprie posizioni sulla necessità di valorizzare tutti i profili professionali e di rinnovare l’ordinamento professionale con particolare riguardo alla formazione dei lavoratori.
La delegazione Anief – composta, oltre che dal presidente Marcello Pacifico, dai segretari generali Chiara Cozzetto e Stefano Cavallini e i membri della consulta Anief per il personale Ata Cristina Dal Pino, Carla Lettiero, Giovanni D’Errico, Alberico Sorrentino e Martino Todaro – ha tenuto a precisare che sia impossibile parlare di nuovi inquadramenti del personale se non si è a conoscenza della retribuzione da poter loro destinare.
È stata, dunque, chiesta all’Agenzia una stima dell’ammontare disponibile per ogni profilo professionale rispetto alla quota stanziata per il rinnovo dell’ordinamento Ata.
Anief ha tenuto inoltre a precisare che, seppure l’assetto proposto nella bozza di contratto sia condivisibile, risultano assolutamente necessarie modifiche e integrazioni alla stessa, così da riconoscere effettivamente la valorizzazione di tutto il personale nelle nuove figure professionali, una effettiva proposta valorizzazione dei dsga e dei facenti funzione. È stata quindi richiesta nuovamente la previsione del buono pasto anche per i lavoratori della scuola da rimettere eventualmente alle disponibilità della contrattazione integrativa del singolo istituto.
Particolare attenzione è stata rivolta, poi, ai titoli di accesso ai profili professionali che devono essere aggiornati in quanto – ad esempio – il diploma di qualifica professionale è stato abolito ormai da diversi anni.
“Il nostro sindacato – commenta Marcello Pacifico, leader dell’Anief – ha portato al tavolo delle trattative la necessità di trovare una soluzione a tutte le incombenze ora demandate al personale Ata, con una valorizzazione, ovviamente anche economica, del loro lavoro e un aggiornamento degli inquadramenti professionali che, però, non può prescindere dalla valorizzazione economica di un lavoro che negli ultimi 20 anni è mutato notevolmente sia nella quantità di lavoro sia nella necessaria preparazione professionale a svolgerlo. Per questo motivo ci impegneremo a una modifica contrattuale che preveda la corretta formazione in servizio e retribuita di tutto il personale”.