Rinnovo contratto scuola, arretrati quando saranno attribuiti a docenti e ATA in pensione? E il ricalcolo è immediato?

Quanto tempo dovrà passare prima che il personale docente e ATA in pensione, con diritto agli arretrati per il periodo 2019 -2022 e consequenziale ricalcolo pensione, riceva le somme spettanti per il rinnovo del contratto scuola? Cerchiamo di rispondere ad alcuni dubbi, con l’avvertenza che si tratta di prime indicazioni e il nostro consiglio è quello di monitorare sempre le informazioni.
Grand fermento per il rinnovo del contratto scuola. Soprattutto per il personale docente e ATA già in pensione, poiché per questi ultimi non è stata fornita alcuna indicazione sul periodo in cui percepiranno le cifre spettanti e soprattutto il ricalcolo della pensione. Rispondiamo alla domanda di una nostra lettrice che ci scrive:
Chi come me è in pensione dal 1/9/2022 quando riceverà arretrati ecc. del nuovo contratto? Dal Sindacato hanno risposto 6 anni! Ho replicato che è una ingiustizia. Grazie
Rinnovo contratto, quando gli arretrati per i pensionati?
Gli arretrati degli stipendi sicuramente non arriveranno a dicembre come si attende invece per il personale in servizio.
Per il personale con supplenza breve, ad esempio, si è parlato di un’attesa di circa 6 mesi.
E’ probabile, quindi, che anche per i pensionati i tempi di attesa per ricevere gli arretrati stipendiali si attestino su questi tempi, mese più mese, mese meno.
Di questo parere anche il sindacalista Anief Stefano Cavallini in risposta al quesito di un utente durante un question time su Orizzonte scuola
Il ricalcolo della pensione
Discorso diverso, invece, per il ricalcolo della pensione che richiederà sicuramente più tempo e molto probabilmente i 6 anni comunicati dal sindacato si riferivano proprio a questo. E’ da pensare, infatti, che l’INPS non solo deve aggiungere i contributi di questa parte dello stipendio supplementare che non è stata considerata ma che deve anche rivalutare il montante contributivo e ricalcolare interamente la parte retributiva della pensione che si basa, appunto, sulle retribuzioni degli ultimi anni lavorativi.
In ogni caso anche se questo processo richiederà diversi anni, un volta concluso le porterà la differenza della pensione che le sarebbe spettata dal momento della sua liquidazione comprensiva, quindi, di tutti gli arretrati.
Sarà necessario presentare domanda?
Al momento trascriviamo quanto indicato dal sindacato FLCGIL. Come detto, meglio tenersi informati su eventuali novità.
“Per chi è andato in pensione nel corso del 2019 e negli anni successivi è previsto anche l’adeguamento dell’assegno pensionistico.
Come avvenuto con i precedenti rinnovi, si trascinerà in pensione l’intero aumento del tabellare riconosciuto a regime dal rinnovo contrattuale alle singole scadenze temporali e negli importi previsti per ciascun scaglionamento.
L’Amministrazione dovrà adeguare l’inquadramento economico di ogni singolo dipendente cessato dal servizio nella vigenza contrattuale e comunicare i dati all’INPS che provvederà alla riliquidazione della pensione sulla base dei dati ricevuti. Il tutto dovrebbe avvenire d’ufficio.”
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