Rinnovo contratto scuola, parte economica: 124 euro (lordi) in più per i docenti. Tutte le cifre
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Il 14 luglio 2023, la maggior parte delle organizzazioni sindacali ha finalmente sottoscritto l’ipotesi del contratto nazionale del lavoro per l’istruzione 2019/2021, segnando la fine di una sequenza contrattuale iniziata nel dicembre 2022. Nonostante l’assenza della Uil Scuola Rua, il nuovo accordo introduce sostanziali novità per il personale scolastico.
Punti chiave
- Incrementi salariali: I docenti vedranno un incremento medio mensile di 124 euro, mentre i Direttori dei servizi generali e amministrativi riceveranno un aumento di 190 euro. ATTENZIONE: la prima parte di aumenti era già stata approvata a novembre e inserita nello stipendio da dicembre 2022. Pertanto rimane da percepire la differenza, che dovrà portare la cifra media lorda per un docente a 124 euro.
- Incremento RPD e CIA: Il contratto introduce un incremento della Retribuzione Professionale Docenti (RPD) e del Compenso Individuale Accessorio (CIA), che saranno rispettivamente compresi tra 194,80 euro e 304,30 euro e tra 79,40 euro e 87,50 euro al mese.
- Aumento delle ore aggiuntive: Le ore aggiuntive per i docenti e ATA vedranno un incremento del 10%, finanziato dal FMOF.
- Indennità di lavoro: Nuove misure sono state introdotte per le indennità di bilinguismo, trilinguismo, lavoro notturno e festivo per il personale educativo e ATA. L’indennità di direzione per i DSGA sarà discussa ulteriormente, sfruttando anche le risorse della legge 160/2019.
- Posizioni economiche: Le posizioni economiche esistenti saranno rivalutate e semplificate, con una maggiore chiarezza nella loro attribuzione.
- Indennità di disagio per gli Assistenti tecnici: Un’indennità di disagio sarà concessa agli assistenti tecnici del primo ciclo, variando da 350,00 euro a 800,00 euro annui lordi.
- Bonus “una tantum”: Il contratto introduce un bonus “una tantum” per i docenti e ATA in servizio nel 2022/23, variabile tra 63 e 44 euro, senza collegamento a particolari mansioni.