Rinnovo contratto scuola, Pacifico (Anief): “Buoni pasto giornalieri per docenti e ATA, non sono lavoratori di Serie B”

La prossima settimana ripartiranno i tavoli di confronto all’ARAN per il rinnovo del Contratto Collettivo Nazionale del comparto Istruzione, Università e Ricerca.
Tra i sindacati presenti, Anief annuncia una battaglia per l’introduzione di misure ritenute essenziali, a partire dai buoni pasto giornalieri, già riconosciuti ad altri dipendenti pubblici, compresi quelli in smart working. L’associazione stima un valore di circa 13 euro al giorno, in linea con quanto previsto per il personale dei Ministeri.
La richiesta di parità di trattamento per docenti e ATA
Marcello Pacifico, presidente nazionale di Anief, denuncia una disparità di trattamento tra i dipendenti pubblici: “Docenti e personale ATA non sono lavoratori di serie B”. Sottolinea come spesso svolgano orari prolungati, al pari di altri comparti, e chiede che i buoni pasto siano inseriti nel nuovo CCNL, finanziabili attraverso la contrattazione di istituto. Un precedente importante arriva dal contratto delle Funzioni Centrali, che all’articolo 14 riconosce il diritto al buono pasto anche in smart working, senza necessità di misurare l’orario.
La spinta politica e il possibile intervento dei ministri
Anief sollecita i ministri Giuseppe Valditara (Istruzione) e Anna Maria Bernini (Università) a includere la misura nell’atto di indirizzo contrattuale. Un ulteriore sostegno arriva da una sentenza della Cassazione, che ha stabilito come i buoni pasto spettino indipendentemente dalla sede di lavoro. “Rientrano tra le misure di welfare contrattuale”, ribadisce Pacifico, chiedendo un segnale concreto per chi opera nella scuola. Se approvata, la proposta potrebbe rappresentare un primo passo verso un welfare più equo per il personale scolastico.