Rinnovo contratto scuola, Naddeo spiega: “Già distribuiti il 96% delle risorse disponibili”. Sulla mancata firma della Uil: “L’avevo capito già da due mesi…”

WhatsApp
Telegram

Lunga intervista al quotidiano Italia Oggi per il presidente di Aran, Antonio Naddeo. Diversi gli argomenti trattati.

Sul ritardo nella firma per il rinnovo del contratto scuola (2019-21), il presidente afferma: “Dipeso dagli stanziamenti, ci sono volute 4 leggi di bilancio per arrivare a coprire questo contratto”. Poi aggiunge: “Nessun contratto viene rinnovato a scadenza, ma i ritardi nel pubblico impiego non comportano nessuna perdita in termini economici”. Sugli aumenti, Naddeo precisa: “A dicembre è stato possibile distribuire subito circa il 96% delle risorse disponibili e pagare gli arretrati. Con le nuove risorse gli aumenti medi mensili salgano a 124 euro per i docenti, 96 per gli Ata e 190 per i direttori dei servizi generali e amministrativi”. Sulla mancata firma della Uil Scuola Rua: “Si è tirata fuori e non mi ha sorpreso, questo era chiaro già da due mesi, ha contestato l’ordinamento del personale Ata che prevede 4 aree e l’area apicale dei funzionari di elevata qualificazione. Non sono riuscito a capire quale fosse l’alternativa”. Sulle critiche del sindacato diretto da Giuseppe D’Aprile, Naddeo sottolinea: “Non so a cosa si possa riferire, questo contratto vale 3 miliardi di euro l’anno, ci sono aumenti importanti”. Sulla possibilità, in futuro, di separare Istruzione da Università e Ricerca, Naddeo apre: “Sono pienamente d’accordo. La scuola ha una sua specificità, così come Università e Ricerca”.

Rinnovo contratto scuola, dagli aumenti stipendiali alla formazione: diritti e doveri di docenti e Ata. I sindacati spiegano tutto. LIVE Martedì 18 luglio alle 14:30

Leggi anche

Rinnovo contratto scuola, c’è la firma! 124 euro (lordi) in più per docenti, 94 per Ata, 190 per Dsga. Formazione e permessi: le novità

TESTO FIRMATO [PDF]

WhatsApp
Telegram

Abilitazione all’insegnamento 30 CFU. Corsi Abilitanti online attivi! Università Dante Alighieri