Rinnovo contratto scuola, i sindacati chiedono di fare presto e più risorse per gli aumenti
Chiudere presto il contratto aumentando le risorse: è la richiesta arrivata dai sindacati nel corso della seconda seduta di trattativa all’Aran per il rinnovo del contratto Istruzione 2019-21.
Si tratta del primo incontro dopo lo sciopero del 30 maggio.
La Flc Cgil sollecita un’accelerazione nelle sedute di trattativa «anche per giungere in tempi brevi alla drittura di arrivo, ben consapevoli in ogni caso che, dovendosi per la Flc Cgil sottoporre qualsiasi accordo all’approvazione dei lavoratori, non si potrà che concludere a scuole e posti di lavoro in piena attività.
Anche Anief ha sostenuto con forza la proposta di chiudere subito un contratto “ponte” per il periodo 2019-2021, così da fare avere arretrati e rinnovare le tabelle economiche.
“L’aumento dell’inflazione oltre il 7% – ha detto Marcello Pacifico, presidente nazionale Anief – impone al Governo un impegno preciso a trovare risorse adeguate nella prossima Legge di Bilancio e a tutti noi di pretendere un contratto ‘ponte’ che dia i 3.000 euro e i 107 euro di aumenti lordi subito, per poi rimandare nel merito al nuovo tavolo per il rinnovo del Ccnl 2022/2024 tutte le questioni poste da parte sindacale e datoriale, con l’impegno di reperire nuove risorse legate all’inflazione registrata”.
Anche la Uil Scuola chiede aumenti contrattuali: il sindacato ha proposto di anticipare il percorso negoziale relativo alla parte economica con l’obiettivo di dare ai lavoratori, nel più breve tempo possibile, gli aumenti previsti dal Governo, con le risorse annunciate a più riprese. La difficile congiuntura economica, il livello di inflazione arrivato al 7%, i segnali che giungono dall’Europa per politiche di difesa delle retribuzioni sono fattori che spingono verso una trattativa veloce che porti preliminarmente a risultati economici.
Prossimo incontro si terrà tra dieci giorni circa.