Rinnovo contratto scuola, Fracassi (Flc Cgil): “Va cancellata legge ingiusta sul vincolo triennale. Valutiamo di chiedere intervento dell’Europa” [VIDEO INTERVISTA]

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I sindacati hanno firmato all’Aran il rinnovo del contratto per il settore Istruzione relativo al periodo 2019-2021. Si tratta della firma definitiva dopo l’ipotesi siglata lo scorso luglio.

Orizzonte Scuola, a margine dell’incontro, interviene il segretario nazionale della Flc Cgil, Gianna Fracassi.

Il tema della mobilità è sempre molto sentito. Cosa deve cambiare a livello normativo?

“Prima di tutto, va cancellata una legge ingiusta”, sottolinea la segretaria, “perché, se non lo sanno, lo voglio ricordare, è che il vincolo triennale sulla mobilità è frutto di una norma di legge.”

Nonostante gli sforzi, la normativa permane. “Noi con il contratto, purtroppo, non possiamo derogare la legge”, continua Fracassi, evidenziando le limitazioni contrattuali. Tuttavia, sono stati fatti alcuni progressi: “L’unica cosa che possiamo fare è allargare le maglie in alcune condizioni e l’abbiamo fatto”.

La situazione attuale non soddisfa pienamente le esigenze del settore. “Abbiamo chiesto in tutti i provvedimenti, incluso la legge di bilancio, che il vincolo triennale venisse cancellato. Non è accaduto”.  Di fronte a questa stagnazione, si sta valutando l’intervento della Commissione europea: “Noi stiamo pensando anche di rivolgerci alla Commissione europea perché ci viene detto che è una previsione legata al PNRR. Non ne siamo convinti, però faremo anche questo passaggio.”

Fracassi mette in luce la necessità di un intervento politico: “È bene sapere che, in primo luogo, chi ha responsabilità politica a partire dal Governo deve farsi carico di questo tema. Oggi chiudiamo un contratto che da questo punto di vista fa qualche avanzamento. Gli unici possibili nell’arco e nell’ambito delle norme”.

Nonostante la soddisfazione per i progressi ottenuti, rimane un senso di urgenza: “Siamo molto contenti di chiuderlo oggi, ma allo stesso tempo diciamo che domani ricominciamo perché si ricordi che la vera emergenza sono precarietà e salari. Su questa partita noi vogliamo giocarci il prossimo rinnovo contrattuale”.

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