Rinnovo contratto scuola, caccia alle risorse per il 2022-24, ma c’è pessimismo: “Impossibile trovare i fondi necessari”

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Mentre sindacati avvertono che le risorse potrebbero essere insufficienti, il ministro della PA, Paolo Zangrillo, sembra avere una visione differente, etichettando la cifra come “un’indicazione realistica”.

Come segnala La Repubblica, la questione diventa ancor più pressante dato che la legge di Bilancio ha un ruolo cruciale nella definizione delle risorse per i rinnovi contrattuali 2022-2024. Zangrillo, ansioso di comprendere il bilancio a sua disposizione, ha previsto un incontro con Giancarlo Giorgetti, il ministro dell’Economia, per discutere i dettagli.

Il panorama attuale evidenzia le complessità di tale processo. Per esempio, le risorse per i rinnovi contrattuali del 2019-2021 hanno richiesto ben quattro leggi di Bilancio e la tornata non è ancora completata. Antonio Naddeo, presidente dell’Aran, ha sottolineato che solo il segmento della dirigenza rimane pendente.

Ulteriori complicazioni emergono dal fatto che lo scorso anno, a causa della priorità data ai ristori per famiglie e imprese, non sono state stanziate risorse per i rinnovi. In aggiunta, l’inflazione in costante crescita solleva ulteriori preoccupazioni. Serena Sorrentino, segretaria generale della Fp Cgil, sottolinea l’importanza di risolvere questi problemi, specialmente considerando settori come la sanità ed enti locali, che sono sotto notevole pressione.

Ma i rinnovi contrattuali sono solo una parte del puzzle. Molti concorsi pubblici sono rimasti in sospeso e c’è una notevole preoccupazione riguardo ai pensionamenti che svuotano gli uffici. Una soluzione parziale potrebbe riguardare l’assorbimento dei 40 mila idonei delle graduatorie “uniche”, ma la graduatoria rischia di scadere, mandando all’aria le aspettative di molti.

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