Rinnovo contratto, Renzi: “Cercheremo di chiudere per mercoledì”

La “questione contratto”, come abbiamo riferito ieri, sembra complicarsi anche a causa della sentenza della Corte Costituzionale sui decreti attuativi della legge Madia sulla pubblica amministrazione.
Ricordiamo che la Corte Costituzionale ha evidenziato, come ha scritto Matteo Renzi nella e-news ai militanti del PD, che riguardo ai suddetti decreti è necessaria un’intesa preventiva con le Regioni e non un semplice parere.
Secondo il Premier, i rilievi della Corte possono determinare una situazione assurda, come ha spiegato lo stesso con degli esempi: “A me sembra assurdo che per licenziare uno dei furbetti del cartellino, che timbra e se ne va dobbiamo fare tutta questa trafila. A me sembra assurdo che per diminuire le poltrone delle aziende municipalizzate dobbiamo fare tutta questa trafila”.
Senza entrare nel merito delle affermazioni di Renzi, ciò che ci preme sottolineare è che tale situazione potrebbe ritardare il rinnovo contrattuale atteso ormai da troppi anni, in quanto la Madia stessa ha affermato che la questione contratto, proprio a causa della sentenza della Consulta, si è complicata.
Alla tesi sostenuta dal Ministro, però, si contrappone quelle dei sindacati, secondo cui non c’è alcun legame diretto tra sentenza della Corte Costituzionale e rinnovo dei contratti nella Pubblica Amministrazione.
Queste le parole della leader della Cgil Susanna Camusso: “Noi chiediamo di costruire le condizioni perché ci sia il rinnovo del contratto e non continuare a inventare ragioni che sono solo strumentali ai fini del Referendum del 4 dicembre” e ancora “La Consulta interviene su un principio costituzionale che va rispettato, quello dell’intesa con le autonomie locali”. L’interpretazione di Madia “mi pare del tutto strumentale.”
A rassicurare i sindacati, però, giungono le parole Primo Ministro che, nel corso della conferenza stampa a Palazzo Chigi, ha affermato riguardo al rinnovo contrattuale: “Cercheremo di chiudere per mercoledì, la ministra Madia è impegnata per questo”, cercheremo di trovare “un compromesso come è stato ben trovato per i metalmeccanici”.
Il Ministro della Funzione Pubblica avrà cambiato idea? Speriamo, in quanto i dipendenti pubblici sono costretti a vivere con degli stipendi del tutto inadeguati al costo della vita ed anche perché le numerose novità introdotte dalla Buona Scuola necessitano di una rinnovata disciplina contrattuale.