Rinnovo contratto, Pacifico (Anief): adeguare gli stipendi di docenti e ATA al costo della vita. 100 euro non bastano [INTERVISTA]

In attesa del rinnovo contrattuale 2019-21 per il personale scolastico, è stata firmata l’Ipotesi di atto di indirizzo dalla presidenza del Consiglio dei Ministri. Diversi i punti: dalla formazione dei docenti alla contrattualizzazione del lavoro agile del personale ATA. I sindacati attendono convocazione dal Ministero. A Orizzonte Scuola Marcello Pacifico, presidente dell’Anief.
Una parte riguarda la formazione obbligatoria dei docenti. Gli insegnanti si dovranno formare costantemente e le competenze dovranno essere premiate
Il contratto riguarda un periodo scaduto. Non c’è ragione ora di stabilire dei criteri che dovranno essere stabiliti successivamente. Per noi è prematuro.
Aumenti stipendiali, cosa ci si può aspettare?
Ci dobbiamo aspettare un aumento che potrà oscillare tra i 100 e i 110 euro rispetto alle risorse stanziate in legge di bilancio. Alla luce della certificazione Istat dell’aumento dell’inflazione dell’ultimo anno, si parla di 5 punti e mezzo, queste risorse saranno comunque inferiori all’inflazione. Chiediamo poi ulteriori risorse per sanare il 2013.
Non riusciamo a capire per quale ragione nel pubblico impiego dobbiamo firmare un contratto con stipendi sotto l’inflazione, mentre il governo propone agli industriali di pagare gli stipendi quanto l’inflazione. Nel pubblico impiego c’è stato un solo contratto 2016-18 che ha dato aumenti del 3,48. Il contratto è quindi tutto in salita. Ho chiesto al ministro, nell’incontro di febbraio, di onorare il patto per la scuola che prevedeva delle risorse aggiuntive per la scuola. A distanza di un anno queste risorse non ci sono.
C’è poi l’intenzione di contrattualizzare la didattica a distanza con il diritto alla disconnessione e la formazione
Deve essere rivisto sicuramente il diritto alla disconnessione. E’ giusto rimettere al contratto le norme sulla gestione della didattica a distanza. Ma non ci sembra giusto utilizzare la dad quando gli studenti sono malati. Gli studenti se stanno male stanno a casa senza doversi collegare.
Novità anche per quel che riguarda il personale ATA e il lavoro agile
Per il personale ATA manca questo passaggio contrattuale. Ma attenzione perché se dobbiamo rivedere anche tutto l’aspetto giuridico non è ipotizzabile chiudere il contratto in tempi brevi.
E’ il primo contratto per cui Anief si siede al tavolo e di richieste di cambiamento da parte nostra ce ne sono tante.
Quali sono le priorità per voi?
La prima priorità riguarda l’indicizzazione degli stipendi all’inflazione, al costo della vita. E poi il riconoscimento di alcune indennità specifiche, in particolare quella di incarico, di sede per chi lavora a distanza, un’indennità di burnout, e per il personale ATA riconoscere i profili professionali di coordinamento.
Vanno poi riviste le regole sulla mobilità e le assegnazioni provvisorie; la parità di trattamento tra personale precario e di ruolo; bisogna ripristinare il primo gradino stipendiale e inserire una fascia ulteriore. Non è possibile che l’ultimo aumento di stipendio sia legato al ventisettesimo anno di servizio. Queste per noi sono le priorità.