Rinnovo contratto, Gilda: su aumento ore di lavoro non arretreremo neppure se risorse stipendio aumentassero

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Secondo il sindacato Gilda, la bozza fatta circolare sul rinnovo del contratto della scuola è inaccettabile. Lo afferma il coordinatore della Gilda, Rino Di Meglio.

Tra i punti su cui Gilda non intende arretrare c’è l’aumento delle ore di lavoro dei docenti. “non saremmo disponibili – leggiamo nel comunicato – a firmarlo neanche se le risorse stanziate per l’aumento stipendiale aumentassero, perché per il nostro sindacato funzione docente e orario di insegnamento sono punti fondamentali di cui chiediamo il pieno rispetto. Se non si scioglieranno questi nodi, non si andrà da nessuna parte“.

È orario di lavoro – sottolinea Di Meglio – tutto il tempo che il prestatore d’opera passa a disposizione del datore di lavoro. Si tratta di un concetto molto importante e sarebbe auspicabile che nel contratto questa norma fosse richiamata per far capire che l’insegnante è sì un lavoratore intellettuale, ma che ha anche diritto al suo tempo, cioè al bene più prezioso che ha l’essere umano“.

Sul versante economico, Di Meglio ribadisce che “neppure i già miserabili 85 euro medi pro capite ci sono, perché il ministero dell’Economia ha calcolato su base percentuale (il 3,48%) le risorse da destinare agli incrementi in busta paga. Poiché la scuola ha gli stipendi più bassi di qualunque altro comparto del pubblico impiego, se gli aumenti vengono assegnati su base percentuale anziché in termini assoluti, i famosi 85 euro scendono a 72 euro medi. Così – commenta amaramente il coordinatore nazionale – si realizza un’ulteriore beffa ai danni degli insegnanti rispetto agli altri pubblici dipendenti, perché la forbice si allarga invece di restringersi“. E la differenza di trattamento non risparmia neanche il personale amministrativo: “Un collaboratore scolastico ha una retribuzione inferiore rispetto al suo omologo in servizio all’università“.

Per sanare questa sperequazione, la Gilda indica una strada precisa: far confluire nelle retribuzioni le risorse stanziate dalla legge 107

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